Il 17 luglio l’Istituzione Bologna Musei | Museo internazionale e biblioteca della musica da il via all’ottava edizione di (s)Nodi: dove le musiche si incrociano, il festival di “musiche inconsuete” in programma tutti i martedì estivi dal 17 luglio all’11 settembre 2018 (escluso il 14 agosto) alle h 21.00, nell’ambito di Bologna Estate, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna.
Un Festival con un programma ben definito e caratterizzato da contaminazioni tra generi e tradizioni musicali differenti dove il linguaggio musicale viene promosso come strumento di dialogo e coinvolgimento culturale e sociale di realtà etniche diverse, che confermano la vocazione di apertura all’esterno di Bologna, come città con un grande patrimonio artistico e di grande richiamo internazionale. Secondo Roberto Grandi – Presidente Istituzioni Bologna Musei – “nel Museo abbiamo collezioni permanenti uniche al mondo per le quali vale la pena venire, ma noi non ci siamo fermati a questo, abbiamo voluto fare molto di più e siamo andati oltre. Il Festival è la proposta estiva sulla quale ci siamo dedicati”.
A presentare l’ottava edizione del Festival è Jenny Servino – Responsabile Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, Istituzione Bologna Musei – e sottolinea come nel corso degli anni la rassegna di concerti è cresciuta e si è modificata anche nella costituzione. “Siamo partiti con un festival dedicato agli strumenti del mondo – racconta – iniziando nel 2010 con una selezione di concerti che avevano come protagonisti unicamente gli strumenti a corde, l’idea poi si è evoluta e siamo arrivati a definirlo un Festival di musiche inconsuete perché la selezione dei progetti è passata non solo su strumenti particolari ma anche su tematiche particolari. Da 4 anni lanciamo un bando per selezionare dei progetti, quest’anno ne sono arrivati 30, la selezione è stata molto dura, 8 sono i vincitori. Il vantaggio del bando è stato quello di renderci un panorama molto vasto di quelli che sono i temi di interesse consentendoci anche di creare una sorta di “task force” per le edizioni successive. Otto sono gli appuntamenti, la rassegna inizia il 17 luglio, con la sola pausa della settimana di Ferragosto, per poi concludersi l’11 settembre”.
Luca Bernard – Dipartimento educativo Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, Istituzione Bologna Musei – ci illustra gli ospiti di questa edizione del Festival evidenziando come “questi concerti tracciano delle linee trasversali unendo linguaggi musicali diversi, “patrimoni popolari” che vanno a confluire gli uni negli altri creando così vari innesti e sonorità nuove. Come Sorang – in urdu significa “cento colori – un quartetto in cui prevale l’aspetto “poliedrico” che va dalla nazionalità pakistana all’adozione bolognese di uno dei componenti, alla presenza di elementi diversi legati alle culture tradizionali o di trasmissione popolare e orale come il Blues“.
Per il quartetto Sorang la musica è unica, è un linguaggio universale che consente di comunicare e di mescolare i vari generi con musica popolare ed etnica anche con l’utilizzo di strumenti diversi rispetto a quelli tradizionali come il Sitar. “Noi Sorang siamo tutti musicisti – intervengono Andrea Faidutti e Ayub Noor Muhammad – e cerchiamo di mescolare il linguaggio di ognuno. Il nostro lavoro non è una ricerca della musica etnica nello specifico ma è il tentativo di far convivere diversi generi musicali, di fondere diversi linguaggi in chiave quasi “Pop”, usando brani di origine Blues ma anche musica di origine pakistana, il tutto con gran naturalezza”.
Il divertimento nell’ascolto e lo stupore per la scoperta di “nuova” musica è assicurato: Otto viaggi sonori in un mondo che parte dalla Grecia con Panighìri – “tutti girano ballando” – dove Giorgios Manouselis e Panagiota Xidi ci conducono, con il loro gruppo, nella tradizione delle isole greche con una “glendi” – festa tipica dove si mangia, si suona e si balla la notte – , passa attraverso le sonorità africane dei Mirra-Kone duo, fa tappa in Romagna con il Liscio romagnolo della Delicious Orchestra e prosegue con il sound folkloristico cubano con contaminazioni di matrice africana. Dopo la pausa di Ferragosto, la rassegna riprende con le sonorità del Sud Italia e dei balcani del Mazzotta/Galeone duo, continua verso Oriente con il quartetto Sorang e termina con un appuntamento d’eccezione: Craig Judelman & the Milksoup Orchestra un mix di tradizione partenopea e folk statunitense.
In questa cornice di parole e musica l’attice e autrice Syusy Blady ci racconta il suo libro I violini di Santa Vittoria, dandoci appuntamento il 4 di settembre, occasione in cui potremo ascoltare il Liscio emiliano suonato dal quintetto dei Violini di Santa Vittoria e contestualmente la lettura alternata di brani del libro omonimo.
(s)Nodi, un appuntamento da non perdere nella location esclusiva del Museo Internazionale e biblioteca della Musica dove, tra archivi di testi antichi, spartiti rari e strumenti musicali di autentica bellezza, suoni e linguaggi meticciati si incontrato e si traducono in un giro del mondo in otto viaggi sonori tra Africa, Medio Oriente, America ed Europa per esplorare le affascinanti contaminazioni tra culture apparentemente lontane tra loro e per scoprire le tradizioni legate all’uso e al suono degli strumenti.
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34 | 40125 Bologna tel. +39 051 2757711
museomusica@comune.bologna.it
www.museibologna.it/musica
dal 17 luglio all’11 settembre
Evento a pagamento
Prenotazione obbligatoria e sino ad esaurimento posti