Festival del tè… e non solo.

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Festival del tè 2019_ph, Lara Congiu

Anche quest’anno le sale rinascimentali di Palazzo Pallavicini hanno ospitato In•Tè Bologna Tè Festival trasformandole nella più importante sala da tè italiana.
L’evento, in Italia unico nel suo genere ed interamente dedicato al mondo della celebre bevanda ambrata, si è ulteriormente arricchito di appuntamenti, incontri, tavole rotonde, corsi di yoga, cerimonie e degustazioni con anche la presenza di grandi ospiti internazionali veri e propri punti di riferimento del settore.
Tra gli ospiti internazionali, la guru del tè Jane Pettigrew, autrice di numerosi libri dedicati al mondo del tè, con il corso “tea trends” ha svelato i segreti di un perfetto afternoon tea e presentato le nuove tendenze, come il matcha, cucinare con il tè, abbinare tè e cibo, le infusioni a freddo, i cocktail al tè, la Kombucha ed il tè monorigine.

Festival del tè 2019_Mr Jeff Fuchs and Mrs Jane Pettigrew_ph, Lara Congiu

In tema di afternoon tea e Tea party non poteva mancare un omaggio alla Casa reale inglese, la giornalista Marina Minelli ha svelato tutti i segreti del rito del tè tra i reali, dalla regina Vittoria a Elisabetta II.
Jeff Fuchs, altro ospite internazionale, documentarista ed esploratore canadese, ha accompagnato i suoi racconti di viaggio con la degustazione di pregiati tè nepalesi e straordinari Pu’erh (varietà di tè prodotto in Cina); preziosi gli approfondimenti di Anna Poian, viaggiatrice instancabile e testimonial di piccole farm nepalesi e giapponesi, sui tè pregiati e mono origine, unici per qualità e storia.
Numerosi, inoltre, i corsi dedicati ai professionisti del settore, come neuropati o titolari di erboristerie. Preziosi anche i consigli di Paola Agus, Tea Sommelier e farmacista, in materia di tè, salute, piacere e benessere.

Festival de tè 2019_ph, Lara Congiu

Insomma, un Festival ricco di novità e spunti per modificare qualche “cattiva” abitudine in previsione anche dell’approssimarsi della bella stagione.

Abbiamo accennato alle novità, ecco quelle che più ci hanno entusiasmato. Solitamente si parla di tè nella sua accezione “primitiva”, ossia come bevanda, punto e basta. Il tè, ora, viene proposto, nelle preparazioni e in abbinamento con il cibo. Pina Siotto, chef del centro Natura a Bologna, ha fatto da guida svelandoci tutti i segreti per preparare e successivamente cucinare con il Kombucha (considerato una sorta di elisir di lunga vita, è una bevanda che si ottiene dalla fermentazione del tè nero, zucchero e scoby, una colonia simbiotica di batteri e lieviti).

Festival del tè 2019_Infusi di tè e miele 1_ph, Lara Congiu

Dal mondo del tè arrivano altre divertenti tendenze come i cocktail al tè abbinati a frutta e verdura fresca e, per i più golosi, gli abbinamenti tè e cioccolato e via via tante altre ricette.
Il tè sta al passo con i tempi, da bevanda della tradizione si arriva allo sport e al benessere; da bevanda da salotto si apprezza in infusione fredda con il miele, straordinario con il miele millefiori e di castagno. Ma c’è di più, da Palazzo di Varignana arriva il “tè da asporto”, una proposta rivoluzionaria per chi, viaggiatore o semplice amante, non riesce a rinunciare ad un sorso di tè ovunque si trovi.

Andon_Arch Masamitsu Kurita 1_ph, Lara Congiu

Festival del tè e non solo. Al di fuori di Palazzo Pallavicini, nel corso del Tea Party più lungo del mondo, in uno Studio privato abbiamo incontrato l’Architetto e Designer giapponese Masamitsu Kurita, ideatore e realizzatore del green project “Andon“, la Sala da tè trasportabile.
A Bologna, in anteprima mondiale, ha presentato il progetto innovativo nato dall’esigenza di realizzare una struttura amovibile e antisismica a seguito della catastrofe provocata dal terremoto verificatosi in Giappone nel 2011.

Andon_Stanza del tè_Matsumitsu Kurita

La stanza, interamente costruita con componenti naturali (telaio in “hinoki” varietà endemica di cipresso giapponese e tatami di erbe palustri intrecciate), rispetta in toto i dettami dell’ecosostenibilià. “In principio l’idea è stata di costruire una semplice casa – ha spiegato Masamitsu -, con il tempo si è evoluta in sala da tè ma può essere concepita anche come spazio per praticare lo yoga e la meditazione o semplicemente per riposarsi“.

Il progetto è meravigliosamente semplice, essenziale, soprattutto nel montaggio e quindi pronto all’uso. Dal canto nostro poi, in una visione più europea, capiamo subito che ben si presta ad essere utilizzata come stanza dei giochi adatta per accogliere i bambini in uno spazio riservato, assemblabile anche in giardino e comunque all’aperto.

Chissà, magari abbiamo scoperto un nuovo spazio dove conciliare anima e corpo sorseggiando un tazza di tè.