Tributo a Lucio Dalla. Quarant’anni dopo

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Foto_@Giorgio Bianchi - Comune di Bologna

Ieri sera, a Bologna, 4 marzo in occasione del compleanno di Lucio Dalla, a sette anni dalla sua scomparsa, si accendono le luci in Piazza Grande e da un’idea di Paolo Piermattei che ne ha curato la regia con Gianni Marras, si è omaggiato l’artista con un grande spettacolo-concerto “Lucio Dalla – Quarant’anni dopo“.

I “Tre giorni con Lucio“, il programma dedicato alle celebrazioni per il compleanno dell’artista bolognese e organizzato da Fondazione Lucio Dalla con Teatro Comunale di Bologna e Bologna Welcome, in collaborazione con Cineteca di Bologna, si è concluso con un concerto in suo onore che ha visto protagonisti alcuni tra gli artisti più popolari del panorama nazionale insieme all’Orchestra del Teatro.

Foto_@Giorgio Bianchi – Comune di Bologna

Uno spettacolo unico nel suo genere, un tributo all’artista ed al suo omonimo album, “Lucio Dalla“, uscito quarant’anni fa, nel 1979, racconta l’Italia del cambiamento, la vita, le sensazioni e i sogni degli italiani. Alle canzoni interpretate dai cantautori più apprezzati della scena musicale italiana e magistralmente eseguite dall’Orchestra del Teatro Comunale diretta da Beppe D’Onghia. Gaetano Curreri da voce a “L’ultima luna”, seguono Francesco Gabbani con “Stella di Mare”, Giovanni Caccamo in “Milano”, Luca Carboni in “Tango”, Renzo Rubino in “La signora”. Il concerto prosegue con Marco Masini in “Anna e Marco”, ad accompagnalo la scenografia di due ballerini interpretanti i due innamorati; non poteva mancare Iskra Menarini , si è esibita in “Notte” con Graziano Galatone e Rosalia Misseri, mentre lo Stato Sociale ha regalato un tocco di verve alla serata con un’interpretazione vivace di “Cosa sarà”. Infine, Ron con “L’anno che verra” saluta Lucio e tutti noi.

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Alle canzoni  si sono intervallate le storie narrate dalla voce di Lucio Dalla – come se fosse presente, con noi a godersi lo spettacolo -, passi di danza classica e le testimonianze videoregistrate di Roberto Roversi e di Valter Veltroni che ne ha reso un’immagine chiara: “nel suo album si sente la ricognizione di un’Italia smarrita e la sua musica è come una luce che si accende nel buio“.

Foto_@Giorgio Bianchi – Comune di Bologna

Grandi anche i musicisti, amici di Lucio, che lo hanno omaggiato prendendo parte nell’orchestra, per citarne alcuni: Teo Ciavarella e Fio Zanotti al pianoforte, Bruno Mariani alla chitarra, Roberto Costa al basso e Maurizio Dei Lazzaretti alla batteria.

Un evento che ha saputo raggiungere il cuore dei presenti, intimo, senza eccessi e per questo di grande apprezzamento. Raccontato “a modo suo”, perché per parlare di Lucio si devono usare le parole di Lucio.

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