STEFANO BENNI, LUPO DA AMARE

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Una vita dedicata all’arte, iniziata con la passione per la scrittura e poi anche per il cinema, sperimentando di entrambi tutte le possibili forme: dal romanzo ai racconti, dal giornalismo alle poesie, dalla sceneggiatura alla regia per poi infine passare anche dall’altra parte della macchina da presa come attore.

Questa la vita di Stefano Benni, una tra le personalità italiane più poliedriche del nostro secolo. È dedicato a lui l’ultimo successo di Enza Negroni, Le avventure del lupo. La storia quasi vera di Stefano Benni che, grazie alla rassegna Doc in Tour, arriva in numerose sale della regione.

Il Lupo del titolo è il soprannome di Benni fin dalla sua infanzia e il film si configura come una sorta di viaggio in compagnia dello scrittore che, in quattro episodi d’animazione realizzati da Luca Ralli, racconta la sua vita e le sue opere, fino a giungere a spiegare allo spettatore la vera ragione di questo affascinante nomignolo.

Un viaggio attraverso l’Italia e le sue trasformazioni, frutto dell’incontro tra immagini di repertorio, video e fotografie che testimoniano anche la collaborazione dell’artista con grandi personalità della scena italiana contemporanea come Ambra Angiolini, Alessandro Baricco, Dacia D’Acunto, Angela Finocchiaro, Fabian Nji Lang, Pietro Perotti, Umberto Petrin, Lucia Poli, Alberto Rollo, Danilo Rossi, Scalzabanda, Giulia Tagliavia e Gianni Usai. Non si tratta però solamente di relazioni professionali, con alcuni come Dario Fo e Franca Rame, Pirro Cuniberti e Grazia Cherchi, si sono instaurate delle vere e proprie amicizie. La più profonda è probabilmente quella con Daniel Pennac, la cui traduzione italiana dei suoi scritti si deve proprio a Benni.

Letteratura, poesia, giornalismo, teatro e cinema dunque. Ma non bisogna dimenticare la musica e Enza Negroni non lo fa: la musica è infatti componente essenziale della vita del protagonista e la colonna sonora del film si compone in parte di suoi spettacoli musicali e in parte di alcuni brani composti da Umberto Petrin e dal figlio Nicolas Benni, a cui si aggiunge il brano Tulipani di Fausto Mesolella.

Le avventure del lupo si configura così come un doppio viaggio: il primo compiuto dalla regista insieme al suo soggetto; il secondo compiuto dallo spettatore che, di fronte allo schermo, si sente tenuto per mano e accompagnato attraverso una vita che spiega una visione del mondo e un tipo di scrittura che molti hanno imparato ad amare già da tempo.

Fino al 22 maggio, LE AVVENTURE DEL LUPO. LA STORIA QUASI VERA DI STEFANO BENNI di Enza Negoni. Nelle sale dell’Emilia Romagna – Info: cinema.emiliaromagnacreativa.it