E’ primavera, sbocciano i fiori, i giardini si vestono di nuove forme e colori e invitano a godere della bella stagione, foriera di giornate assolate e lucenti che ci portano verso il mare per godere del clima più mite e scoprire le creazioni dei paesaggisti italiani e d’oltralpe che, dal 30 marzo al 28 aprile, saranno presenti nella 2a edizione del Festival des Jardins della Costa Azzurra.
“Sogni di Mediterraneo” è il tema che contraddistingue l’evento e coinvolge le più belle città del litorale delle Alpi Marittime dove i protagonisti hanno saputo declinare l’arte dei giardini, esaltandone la visione onirica, attraverso un’interpretazione intimamente personale dei progetti.
Ci attende, dunque, un viaggio onirico tra giardini che fanno da cornice a residenze prestigiose e altri che si affacciano sul mare o lo rappresentano. Un percorso che si snoda tra giardini provenzali, giardini all’italiana che riflettono la magia del Rinascimento, giardini che evocano la Grecia antica, giardini del Maghreb e oasi di verde interpretati da paesaggisti nazionali e internazionali in concorso.
Un esperienza che svela la natura, la storia e il patrimonio della Costa Azzurra attraverso visite inedite in luoghi incantevoli.
Un Festival che vuole rispecchiare la ricchezza e la varietà delle terre del Mediterraneo rendendo protagoniste 5 città della Costa Azzurra, con 23 creazioni di giardini effimeri (15 a concorso) espressione di creatività e, nondimeno, volano per lo sviluppo economico e turistico sostenibile del territorio. Ai giardini in concorso, tre giurie hanno assegnato 4 premi: il premio della giuria, il premio dei professionisti, il premio della stampa e il premio «GREEN Deal» al giardino più ecologico.
Si parte! Bologna, Milano, in poche ore Thello ci porta a Ventimiglia destinazione Menton, nota per la produzione di limoni, il clima, particolarmente mite l’hanno resa il paradiso dei botanici del XIX secolo, favorendo così l’acclimatamento delle piante esotiche importate dai loro viaggi. Sono i Giardini Biovès, lungo l’Avenue de Verdun, ad ospitare le prime tre creazioni a concorso: “Terra medi-aqua, il giardino arcipelago”, rappresenta “ciò che sta nel mezzo tra terra e acqua”; “In Immersione”, ricci di mare, ciuffi di posidonia e tesori sommersi, il giardino è immaginato come un’immersione nel fondale marino del Mediterraneo e svela paesaggi dimenticati perché invisibili dalla superficie dell’acqua; “Semi viaggiatori” è un invito a viaggiare attraverso i paesaggi fertili e colorati del Mediterraneo resi tali dalle sementi importate dei primi esploratori scientifici di granaglie (ai tempi) rare.
Il viaggio prosegue per Nizza, sulla Promenade du Paillon, una giostra in stile liberty anima il Giardino Albert 1er, dove Madame Marina Picasso inaugura la seconda edizione del Festival. Qui le creazioni cambiano forma aprendosi a nuove dimensioni: “Sopra gli immortali”, vincitore del premio della giuria dei giornalisti, dove l’idea di Sogni di Mediterraneo è un giardino selvaggio, una piramide di canne, che stimola i cinque sensi e apporta alle città degli spazi di natura autonoma che si armonizzano con l’uomo; “Resilienza estiva”, l’installazione vuole dimostrare come l’ecosistema della Costa Azzurra in continuazione si evolve, si trasforma e si adatta. Così, sino ad immaginarla nel futuro.
Un passo indietro e ci addentriamo nel “nostro” piccolo mondo naif, “Il Piccolo Principe”, è il viaggio in due dimensioni: il deserto, luogo di incontro tra il pilota dell’aeropostale ed il Piccolo Principe e, il Mediterraneo, dove si trova il relitto dell’aereo di Saint-Exupéry. Le sorprese non sono finite, nel proseguire, si consiglia un passaggio nel mercato del centro per gustare i prodotti tipici e fare incetta di saponi e prodotti alla lavanda, leccornie e spezie locali. Irrinunciabile, poi, la passeggiata lungo la Promenade des Anglais, resa ancora più piacevole dal sole caldo e la brezza del mare che può ben concludersi con un pranzo in spiaggia al Beau Rivage Plage. Curiosità, per il visitatore aperto alle novità ed in cerca di una accomodation a “regola d’arte”, l’Hotel Windsor offre le sue camere d’artista dagli stili più diversi e originali.
Altri giardini ci aspettano, andiamo a Grasse, nel Giardino della Villa Fragonard, nonchè sede della rinomata casa profumiera Fragonard, luogo di culto delle preziose essenze provenzali, aperto al visitatore.
Qui i giardini sono disposti su più livelli e così i Sogni di Mediterraneo continuano: sulla terrazza è allestito “L’impressione dei sogni”, una finestra immaginaria che guarda al sud della Francia, la Provenza; nel giardino, invece, la creazione “Il bordo vegetale del Mediterraneo” è un viaggio onirico attraverso la cartina geografica del Mediterraneo, infine, “Sul filo delle onde” rappresenta il mare dai colori brillanti del blu e racconta il viaggio di Ulisse come descritto nell’Odissea di Omero.
Con ancora le sfumature dei profumi addosso si riparte alla volta di Cannes, la Villa Giardino e mère del festival internazionale del cinema. Inevitabilmente, all’arrivo, lungo il Boulevard de la Croisette, ci si sente come una star ma prima di immergerci nell’allure dell’Hotel Barrière Le Majestic andiamo a visitare un’altra eccellenza del litorale provenzale, il Giardino della Villa Rothschild ospite di altre creazioni a concorso: “Il giardino volante” un’imponente struttura che pare fluttuare nell’aria, rappresenta lo scheletro di un grande otto e si propone come alternativa ai muri vegetalizzati.
E poi, “Funduq, Ode alle donne d’oriente” è un omaggio alle donne del Marocco, della Turchia e dell’Air ma vuole essere anche una reinterpretazione vegetale delle oasi. Infine “Le finestre di Matisse”, vincitore del Premio della Giuria Professionale, dedicato a Henri Matisse, il giardino è un invito a passeggiare all’ombra dei glicini “attraverso” le travi blu di una villa immaginaria.
Lasciati i giardini, per chi ama il mare, dal porto di Cannes si può prendere l’imbarcadero e raggiungere, in poco più di 15 minuti di navigazione, l’Isola di Santa Margherita, famosa per il Forte Reale, luogo in cui fu detenuto il leggendario uomo con la “maschera di ferro”e per la riserva naturale, custode di varietà protette di uccelli. Dal promontorio si scorge l’isola minore di Sant’Onorato, residenza di una comunità di monaci cistercensi dediti ad una rinomata produzione vitivinicola.
Rientrati sulla terra ferma raggiungiamo Juan-les-Pins, tappa conclusiva del nostro viaggio dove, nella Pineta Gould di Antibes, ci aspettano le ultime creazioni effimere a concorso: “Una pittura mediterranea” vuole essere un omaggio a Picasso, celebre per l’uso dei colori vivi e le linee cubiste; “Sussurralo al vento”, espressione dell’eccellenza italiana e vincitore del Premio Geen Deal, gli elementi naturali come l’acqua, i minerali e le piante endemiche del Mediterraneo, rappresentano il concetto del progetto.
Ultima creazione “Da una riva all’altra”, vincitore del Premio della Giuria Ufficiale, è un viaggio attorno al Mediterraneo, da una riva all’altra, da Nord a Sud, dalla Provenza al Maghreb.
Il nostro viaggio è giunto al termine, salutiamo la Costa Azzurra con una passeggiata a Cap d’Antibes alla scoperta dell’Art Deco e della storia dei luoghi. Un aperitivo sulla terrazza dell’Hotel Belles Rivers, emblema della belle époque e caro agli artisti e all’alta società internazionale del tempo, come F.Scott Fitzgerald, Charlie Chaplin, Marlene Dietrich, Miles Davis, Ella Fitzgerald e Picasso, e si ritorna a casa grati della magia del sud della Francia e con tante nuove idee di verde da investire, speriamo presto, negli spazi green delle città del futuro.
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