Anthropocene: in anteprima europea, al MAST arriva il progetto di Edward Burtynsky

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Edward Burtynsky, Oil Bunkering #4 Niger Delta Nigeria 2016, courtesy Admira Photography, Milan / Nicholas Metivier Gallery

Un’esplorazione multimediale che documenta l’indelebile impronta umana sulla terra: parliamo del progetto Anthropocene, realizzato dal fotografo Edward Burtynksy in collaborazione con i registi Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier, che oggi approda al MAST di Bologna, in una mostra evento, prima tappa di un importante tour europeo.

Trentacinque grandi fotografie di Burtynsky, intervallate da quattro grandi murales, videoinstallazioni e tre installazioni in realtà aumentata, raccontano della nostra epoca, l’Antropocene, ovvero l’Età in cui l’uomo lascia il segno del suo triste passaggio sul Pianeta Terra che chiude ufficialmente l’Olocene, l’ultime epoca geologica iniziata quasi 12000 anni fa, secondo le teorie di un gruppo internazionale di scienziati, il Anthropocene Working Group che stanno studiando gli effetti dai grandi cambiamenti che stiamo apportando al nostro ecosistema.

Edward Burtynsky, Dandora Landfill #3 Plastics Recycling Nairobi Kenya 2016, courtesy Admira Photography, Milan / Nicholas Metivier Gallery

Una mostra  che è documentazione e denuncia che ci accompagna in un viaggio dalle barriere frangiflutti edificate sul 60% delle coste cinesi alle ciclopiche macchine costruite in Germania, dalle psichedeliche miniere di potassio nei monti Urali in Russia alla devastazione della Grande barriera corallina australiana, dalle surreali vasche di evaporazione del litio nel Deserto di Atacama alle cave di marmo di Carrara e ad una delle più grandi discariche del mondo a Dandora, in Kenya per raccontarci di come il nostro Pianeta stia cambiando, trasformandosi in un luogo inospitale e arido. “Il nostro lavoro  – afferma il fotografo canadese – può offrire uno sguardo avvincente su ciò che accade, la nostra è una testimonianza reale. Far vivere queste realtà attraverso la fotografia è come creare un potente meccanismo che dà forma alle coscienze”.

Fino al 22 settembre

Fondazione MAST
Bologna, Via Speranza, 42. Info & Orari: mast.org

(l.r.)