Torna a Bologna il Biografilm Festival

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Dal 7 al 17 giugno ritorna a Bologna Biografilm Festival – International Celebration of Lives, il primo festival interamente dedicato al cinema a tema biografico.

La rassegna, ideata da Andrea Romeo ed ormai alla 15a edizione, ha sempre dedicato una particolare attenzione ai racconti di vita, quali chiavi di lettura per indagare il mondo contemporaneo, le sue trasformazioni e contraddizioni.

Tantissime le biografie di personaggi che sono stati protagonisti della politica, dello sport dell’arte, dello spettacolo e della storia civile del nostro tempo. O di personaggi assolutamente sconosciuti, ma che può essere interessante scoprire.

Il programma è ricchissimo, ben 109 i titoli in selezione, gran parte dei quali sono anteprime nazionali (20 le anteprime mondiali).

Il racconto delle dinamiche di incontro e relazionali ai tempi del social web è indicato come tema dominante del Festival e viene narrato attraverso gli strumenti del documentario e del cinema di finzione.

Il Concorso internazionale e Biografilm Worldwide presentano anteprime italiane e mondiali di grande interesse.

Tra i documentari c’è grande attesa per il racconto di due miti dello sport, Muhammad Ali e Maradona, raccontati da Antoine Fuqua e Asif Kapadia. Quest’ultimo, dopo il successo di Amy (Oscar per il miglior documentario nel 2016) sarà a Bologna per presentare, dopo l’anteprima di Cannes, la sua ricostruzione della storia del fuoriclasse argentino, icona vivente dello sport mondiale, mostrandoci l’uomo dietro il personaggio, il bene ed il male di un uomo diventato mito.

Altra anteprima mondiale del Concorso internazionale è Kemp di Edoardo Gabbriellini, omaggio a Lindsey Kemp, uno degli artisti più geniali e visionari dell’arte performativa del Novecento, a pochi mesi dalla sua morte. Da segnalare anche Cold case Hammarskjold, di Mads Brugger, un film inchiesta che cerca di gettare luce sull’incidente aereo in cui, nel 1961, perse la vita il Segretario delle Nazioni Unite che si batteva per la libertà del Congo, contro gli interessi delle potenze europee, andando oltre le facili teorie complottistiche.

Accanto alle vicende di grandi personaggi raccolgono interesse altre storie presentate nel concorso internazionale del Festival: Jonathan Agassi saved my life di Tomer Heymann è una raffigurazione nuda e cruda di una delle più grandi star del mondo del porno gay, in tutte le sue glorie e le sue contraddizioni. Scheme Birds, opera prima di Ellen Fiske e Ellinor Hallin, rappresenta uno straordinario esempio di ritratto generazionale di un gruppo di giovani adolescenti, nati in piccolo paesino in Scozia all’apparenza dimenticato dal resto del mondo. For Sama, di Waad al-Kateab e Edward Watts getta luce sulla tragedia siriana, attraverso la storia di Sama, figlia di oppositori del regime, nata nei giorni delle proteste del 2002.

Nella sezione Biografilm Worldwide c’è spazio anche per storie di fiction. Monos di Alejandro Landes, è presentato come un potente survival thriller nel cuore della paura, osservato dagli occhi di un gruppo di giovani guerriglieri. Un microcosmo oscuro è, invece, l’ambientazione di Divino amor di Gabriel Mascaro, in cui il regista immagina una setta evangelica che insinua il proprio controllo distopico nella sfera affettiva e sessuale delle persone. Infine anch’esso di ritorno da Cannes, con una nuova nota di eccentricità, Family romance, llc di Werner Herzog. L’ultimo film del regista austriaco è un finto documentario che parte da una società paradossalmente (e inquietantemente) reale, fondata e diretta dal manager-performer giapponese Yuichi Ishii, che si impegna a fornire familiari in affitto per ogni evenienza, pubblica o privata. In questa sezione va segnalato anche il doc The edge of democracy, di Pedro Costa, sulla recente e travagliata storia politica del Brasile, che ha portato all’inquietante ascesa al potere di Bolsonaro.

Fa parte della sezione competitiva del Festival, Biografilm Italia, dedicata al documentario di produzione italiana.

America, opera prima di Giacomo Abbruzzese è il racconto degli anni vissuti a New York del nonno del regista, una immersione negli anni sessanta della Grande Mela, fra le note di Billy Joel e gli scenari da gangster movie.

Celles qui restent di Ester Sparatore è la storia della lotta disperata di donne che hanno visto sparire nel nulla mariti, figli, fratelli, partiti verso l’Europa negli anni della primavera araba e mai più ritornati. Donne che non vogliono dimenticare e che puntualmente si incontrano davanti all’ambasciata italiana a Tunisi per ottenere risposte.

Killing time di Valeria Testagrossa e Andrea Zambelli ci portano nella disperazione di un campo profughi greco dove uomini e donne vagano in una terra di nessuno, in un metaforico limbo perenne.

Contemporary Lives è la sezione dedicata ai personaggi e ai temi più scottanti della contemporaneità.

Dicktatorship – Fallo e basta! è l’ironico viaggio in Italia di Gustav Hofer e Luca Ragazzi (acclamatissimi autori di Improvvisamente l’inverno scorso e Italy: Love it or Leave it), alla scoperta della mentalità maschilista e fallocentrica che ancora oggi domina le istituzioni e il sistema di valori prevalente.

Mating, della regista svedese Lina Maria Mannheimer, attraverso la storia di due ragazzi nati negli anni Novanta e dei loro “appuntamenti al buio”, ci parla dell’amore ai tempi dei social network, quando essere bloccati su Facebook brucia più di uno sguardo di indifferenza.

Werner Herzog è presente anche in questa sezione con Meeting Gorbachev, un incontro tra il regista e l’ultimo presidente dell’Unione Sovietica. Uno di fronte all’altro, in un lungo faccia a faccia sulla storia degli ultimi decenni.

Un ritorno per Biografilm è la sezione dedicata alle Storie Italiane: volti e storie di rilievo del panorama culturale italiano, con la presenza di anteprime mondiali, ma anche proposte che hanno riscosso successo e interesse in altri festival in giro per il mondo.

Qualcosa rimane, opera prima di Francesco D’Ascenzo, ci propone quindici grandi artisti italiani, da Carla Fracci a Paolo Villaggio, ormai in età avanzata, che si mettono a nudo per la telecamera viaggiando nella memoria tra i ricordi più belli e le incertezze sul futuro.

Ottanta! Riflessioni di Romano Prodi, intervista di Francesco Conversano e Nene Grignaffini, mostra un ritratto personale tra pubblico e privato del politico simbolo e protagonista di 25 anni del centro-sinistra italiano.

Maurizio – il sarrismo: una meravigliosa anomalia, opera prima di Francesco Inglese, è l’interpretazione di un neologismo, il sarrismo, modus vivendi che diventa filosofia di gioco.

Non può mancare al Festival la sezione Biografilm Art&Music, dove si concentrano i racconti dell’arte in tutte le sue sfumature e forme, dall’architettura alla musica, dalla moda alla letteratura, dal fumetto al cinema. Su tutti citiamo The batman di Emanuele Angiuli, docu-fiction dallo stile fumettistico e allucinato, nella quale rivive la Bologna tetra degli anni di piombo e Greetings from Austin di Vittorio Bongiorno, road movie che ci racconta la storia di una band rockabilly in tour ad Austin. Da vedere Berbardo Bertolucci: no end travelling, l’ultima intervista del grande regista, raccolta da Mario Sesti.

Il Celebration of Lives è il riconoscimento che il festival tributa a personalità di spicco del mondo del cinema e della cultura. Il questa edizione il premio verrà riconosciuto al grande documentarista cileno Patricio Guzmán. Al pubblico è offerta la possibilità di vedere la sua struggente trilogia sulla storia del Cile, nella quale tutti i racconti convergono verso un punto, la rimozione di Allende e la follia della dittatura di Pinochet (Nostalgia de la luz, El Botón de Nácar e La cordillera de los sueños, quest’ultimo appena presentato a Cannes). Altri omaggi saranno riconosciuti a Domenico Procacci, fondatore della casa di produzione Fandango (sarà possibile vedere alcuni dei film più significativi realizzati negli ultimi venti anni), a Letizia Battaglia, fotografa di strada impegnata nella lotta alla mafia (la sua storia è narrata in Shooting the mafia, di Kim Longinotto) e a Fabrice Luchini, uno dei volti più noti del cinema francese (e che è presente in due film presentati nella sezione Biografilm Europa).

Come di consueto negli ultimi anni del Festival, le serate saranno accompagnate dai concerti e dagli eventi fuori sala di Biografilm Park che si svolgeranno nel Parco del Cavaticcio, alle spalle della Cineteca di Bologna, dal 31 maggio al 21 giugno. Segnaliamo in particolare i concerti di Riccardo Sinigallia, Nada, Bluebeaters, These New Puritans, Camillas, Giardini di Mirò, Massimo Volume, I Hate my Village, Matmos e Guido Catalano.

di Dario Zanuso e Aldo Zoppo