“Opus Incertum” segna il ritorno di Festival Cristallino

0
368
Foto di Massimo Proli

Che cos’è un’opera d’arte? Come è nata l’idea nella mente del suo creatore e in che modo si è sviluppata? Quale processo ha portato alla sua realizzazione concreta? Può esistere un’opera effettivamente conclusa? O si tratta piuttosto di un percorso senza fine? È a queste domande che cerca di rispondere “Opus Incertum”, il progetto espositivo a cura di Roberta Bertozzi che sabato 7 settembre inaugura la nuova stagione del Festival Cristallino.

A partire dalle ore 20.30 presso Corte Zavattini 31 a Cesena, i visitatori della mostra potranno incontrare i dodici artisti che hanno partecipato alla sua realizzazione: Claudio Ballestracci, Mauro Benzi, Jacopo Casadei, Paolo Cavinato, Giulia Marchi, Ilaria Margutti, Roberto Paci Daló, Luca Piovaccari, Anton Roca, Giovanna Sarti, Graziano Spinosi, Erich Turroni. Questi artisti sono stati invitati a rispondere all’assunto leonardesco dell’opera come “cosa mentale”, realizzando lavori che trasmettessero l’idea di mobilità e dinamicità di un’opera non conclusa. Così dai loro progetti emerge non tanto un’opera, ma un tragitto esperienziale, una genesi, un’evoluzione. Ecco perché la mostra si compone principalmente di carte, taccuini, primi abbozzi e prototipi.  Attraverso questi oggetti, i visitatori potranno cercare di entrare nella mente dei loro proprietari, comprendendo attraverso le loro annotazioni, pensieri e disegni quale sia stato il processo concettuale e sensoriale che li ha portati alla realizzazione di un manufatto.

All’inaugurazione della mostra, alle ore 22, avrà luogo anche la performance “Lezioni di storia sospesa”, un progetto audio-visual nato dall’incontro degli artisti Carloni e Franceschetti con il gruppo pop sperimentale The Faccions.

Da sabato 7 settembre al 14 novembre, Opus Incentum, Corte Zavattini 31 Cesena, inaugurazione ore 20.30 – info: www.cristallino.org • 333 1473442 • calligraphie@calligraphie.it