A Ravenna, i nuovi nomi della Vetrina della giovane danza d’autore

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Gesmundo Sticchi

Ha inizio oggi, giovedì 12 settembre, la Vetrina della giovane danza d’autore, il festival dentro il festival che per tre giornate porterà ad Ammutinamenti – festival di danza urbana e d’autore alcuni dei più importanti nuovi artisti  italiani, selezionati dal network Anticorpi XL.

Tre intere giornate dedicate dunque alla danza italiani e ai suoi nuovi giovani coreografi e coreografe: Pablo Girolami, Ottavia Catenacci, Giselda Ranieri,Fabio Novembrini, Maria Vittoria Feltre e Luca Zanni, Adriano Bolognino, Nicolas Grimaldi Capitello, Roberta Ferrara, Giovanni Napoli, Greta Francolini, Claudia Gesmundo e Vera Sticchi, Maria Focaraccio e Maria Giulia Serantoni, Giada Vailati, Sara Sguotti. Questi giovani talenti saranno suddivisi quest’anno in due sezioni, IN e OUT, con creazioni di formato short e lunghe, dalla durata superiore ai 20 minuti, che gli spettatori avranno l’onore di fruire non solo negli spazi ormai tradizionali dell’Almagià, delle sale di Palazzo Rasponi dalle Teste e della Biblioteca Classense, ma anche del teatro Socjale di Piangipane.

Il programma di giovedì 12 settembre prende il via a Palazzo Rasponi dalle Teste, dove si terrà la performance di Sara Sguotti della durata di 5 minuti Space Oddity, nata da un attento studio del luogo. Alle ore 21 ci si sposterà invece all’Amlagià dove si susseguiranno quattro spettacoli. Claudia Gesmundo&Vera Sticchi portano in scena Atmos, performance che, ispirandosi al concetto di modernità liquida di Bauman, si sviluppa lungo un processo di perdita dei confini. Storie brevi-Nulla di troppo intimo è invece il titolo della performance presentata da Maria Focaraccio&Maria Giulia Serantoni: i frammenti coreografici delle due artiste generano forme dialogiche che entrano in relazione con le interpreti e con lo spazio. La serata prosegue in compagnia della coreografa Ottavia Catenacci in scena con il suo omaggio storico alla Linea Baltica, Glorywasat the fingertipsche. La Linea Baltica è il nome con cui si indica la manifestazione avvenuta il 23 agosto 1989 in Estonia, Lettonia e Lituania, consistente in una catena umana di 600 km. A chiudere la prima giornata della Vetrina sarà RM94978 from Paris to Tenerife di Adriano Bolognino: il coreografo racconto la storia dell’imprevedibilità della vita quotidiana di due assistenti di volo.

Venerdì 13 settembre è una giornata particolarmente ricca: sarà il Teatro Socjale di Piangipane ad ospitare, a partire dalle ore 18.30, i giovani protagonisti della Vetrina. Greta Francolini sarà in scena con la performance Annunciazione con cui mette in scena la superficialità nella sua essenza, nella sua natura manifesta di semplice superficie. Dopo di lei, un’altra perfomance “in rosa”, quella di Giada Vailati in La madre folle che, traendo spunto dall’anonima chanson de geste, propone al pubblico un mix tra gusto grottesco e linguaggio nitido e ripetitivo. A chiudere la giornata al Socjale è Giovanni Napoli con lo spettacolo Youdeserve a lover: una storia d’amore, di solitudine e di viaggi di andata e di ritorno. Gli appuntamenti continuano però all’Almagià a partire dalle ore 21. Ad aprire la serata sarà lo spettacolo T.I.N.A (ThereIs No Alternative) di Giselda Ranieri: un dialogo al femminile tra reale e visionario, tra personale e sociale, tra ironia e sogno. Dopo di lei saliranno sul palco Maria Vittoria Feltre, Luca Zanni e Nicola Simone Cisternino con DOYOUWANNAJUDGEME,che realizza in performance i ‘frammenti coreografici’ derivati da un’analisi visiva dell’affresco Giudizio universale di Michelangelo Buonarroti. Si continua con When I was in Stoccolma di Fabio Novembrini, per concludere con il coreografo Nicolas Grimaldi Capitello che presenta Lost in this (un) stable life.

L’ultima giornata della Vetrina, sabato 14 settembre, è interamente ubicata presso le sale affrescate e i chiostri della Biblioteca Classense. Sono solo due gli appuntamenti previsti: si tratta della performance di Pablo Girolami, Manbuhsa, in cui la storia di due ragazzini che giocano in una risaia si presta a una riflessione in musica e danza sull’istinto e la relazione tra i corpi, e della perfomance di Roberta Ferrara  intitolata Equal to men, ispirata al mito delle Amazzoni.

Dal 12 al 14 settembre, Vetrina della giovane danza d’autore, Ravenna – info: 320 9552632, www.cantieridanza.it/festivalammutinamenti, info@festivalammutinamenti.org