INSTRUMENT JAM: SICILIA SENZA CONFINI

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Instrument Jam_ph, Kasia Cchmura

E’ Instrument Jam della Compagnia Zappalà Danza ad aprire la quarta edizione del Modern Festival, in scena questa sera, martedì 24 e mercoledì 25 settembre, al Teatro Comunale di Bologna.

Lo storico spettacolo, tra i più rappresentativi della compagnia siciliana e anche il più rappresentato con oltre 100 repliche in dodici anni, ben incarna il temperamento unico del suo direttore e coreografo Roberto Zappalà – autore anche delle scene, delle luci e dei costumi – e unisce tre lavori del progetto Instruments creati nel corso di un decennio nel centro operativo di Catania, Scenario Pubblico.

Intrument Jam_ph, Kasia Chmura

In questa nuova versione, che ha debuttato nel 2018 al Théâtre National Tunisien nell’ambito del programma “Italia, Culture, Mediterraneo” per poi fare il giro del mondo, sono aggregate le tappe dedicate a tre strumenti musicali che evocano la ricca tradizione isolana: il marranzano (o scacciapensieri) del virtuoso Puccio Castrogiovanni e i tamburi del percussionista Arnaldo Vacca, tipici del folclore siciliano, e l’hang, strumento inventato in Svizzera nel 2000, affidato al batterista Salvatore Farruggio.

Una jam session coreografica dal travolgente timbro mediterraneo, in cui sette danzatori, tutti uomini interpretano con vigore e fierezza il grande Sud per rileggerne con occhio moderno gli usi e i costumi di ieri e di oggi. Parafrasando Gesualdo Bufalino – racconta Roberto Zappalà – «La Sicilia non esiste, ci sono cento Sicilie e ognuna avrebbe bisogno di altrettante interpretazioni». E’ così che attraverso i tre strumenti tipici della terra siciliana Instrument Jam interpreta e rappresenta una Sicilia senza confini e multiculturale, dove tradizione e contemporaneità si incontrano fino a fondersi in un miracolo di accoglienza.

INSTRUMENT JAM
Teatro Comunale di Bologna
In scena il 24 e 25 settembre

www.tcbo.it