Enologica: l’Emilia Romagna Style da bere

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Enologica_Palazzo Re Enzo_@Enologica

Ricca di novità e di “aggiustamenti” rispetto all’edizione precedente è Enologica 2019, l’evento dal taglio sempre più internazionale teso a promuovere le produzioni vitivinicole e gastronomiche dell’Emilia Romagna, gestito e organizzato da Enoteca Regionale che per tre giorni ha abitato nel cuore di Bologna.

Tre giorni di vino e cibo Made in Emilia Romagna, degustazioni e workshop che hanno reso Palazzo Re Enzo punto di incontro e hub strategico per promuovere i vini emiliano-romagnoli e i territori d’appartenenza, incredibili contenitori di arte, cultura, tradizioni, natura, gastronomia e capaci di soddisfare tutte le esigenze, anche di un turista attento, esigente e responsabile.

Enologica 2019_Salone Palazzo Re Enzo 1_ph Lara Congiu

Il salone centrale di Palazzo Re Enzo, trasformato in una sorta di Via Emilia “virtuale”, ha ben rappresentato i territori della nostra regione con oltre cento espositori e gran parte delle eccellenze territoriali, a partire dai vini a denominazione: Albana e Sangiovese per la Romagna, Pignoletto per il bolognese, Lambrusco per il modenese, il reggiano e il parmense, Malvasia per il parmense e il piacentino, Gutturnio per il piacentino, con una piccola deviazione nel ferrarese per il Fortana, e senza dimenticare i tanti autoctoni che punteggiano collina e pianura. A fare da cornice a questo lungo viaggio di colori, profumi, sentori e sapori, in un’ottica di turismo enogastronomico, gli incontri Cooking&Wine con Luca Gardini, Adua Villa e i loro ospiti hanno saputo valorizzare in cucina le materie prime emiliano-romagnole e gli abbinamenti con i vini regionali, grazie anche alle prelibatezze preparate da alcuni dei migliori e più interessanti chef della via Emilia.

Enologica 2019_Salone Palazzo Re Enzo_ph Lara Congiu

Enologica “galeotta”, è così che il vino giunge alla sublimazione: l’enoturismo si fa portavoce di accoglienza e ambasciatore delle risorse del territorio, diventando – gioco facile (ndr) – valore aggiunto e dunque ricchezza da esportazione.
Accoglienza che si traduce in benessere e nella capacità delle cantine di intercettare il “buongustaio” ed il turista più attento e di riceverli direttamente, fornendo loro servizi di qualità con l’inconfondibile savoir faire dell’”Emilia Romagna Style”.

Enologica 2019_Le Donne del Vino_ph Lara Congiu

Anche quest’anno tanti gli incontri e le curiosità, tra questi l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino che sanno distinguersi anche per le attività di charity e per le iniziative promosse a sostegno di tematiche sensibili come il femminicidio e la prevenzione come “Sicurezza a tavola”, corsi rivolti agli operatori del settore e della ristorazione e non, per imparare le tecniche antisoffocamento nella preparazione del cibo e sulle pratiche di disostruzione. Interessanti gli incontri anche con le cantine che si sono convertite al biologico sia come metodo di produzione che per le tecniche di lavorazione.

Soddisfatti ed entusiasti concludiamo il nostro viaggio lungo la Via Emilia “virtuale” con un buon Pignoletto che ci riporta a casa. Arrivederci e, come recitano gli hastag, #emiliaromagnaatuttocampo #beviresponsabile

www.enotecaemiliaromagna.it