La sperimentazione musicale internazionale in scena a Parma al Festival Natura Dèi Teatri

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In The Nursery

 

La cult band inglese In The Nursery nell’unica data italiana, a quindici anni dall’ultimo concerto nel nostro Paese, organizzata dal Festival Il Rumore del Lutto con la collaborazione di Natura Dèi Teatri; il compositore elettronico tedesco Lillevan in un evento creato ad hoc per il teatro barocco più bello del mondo e tanto, tanto, altro: del tutto imperdibile la programmazione musicale del Festival di Lenz Fondazione. 

Fedele alla propria natura esplorativa di inedite connessioni fra linguaggi diversi, la ventiquattresima edizione del Festival Natura Dèi Teatri, curata a Parma da Lenz Fondazione e in programma dal 31 ottobre al 30 novembre, ha in calendario alcuni eventi che pongono al centro la più radicale sperimentazione sonora e musicale internazionale, in forma autonoma o in dialogo con discipline artistiche diverse.

In particolare gli appuntamenti del 31 ottobre, 1 e 2 novembre sono programmati in collaborazione con l’Associazione Segnali di Vita_Festival Il Rumore del Lutto, progetto in piena sintonia metodologica con Natura Dèi Teatri in quanto si pone l’obiettivo «di individuare un nuovo spazio destinato al dialogo e alla riflessione sulla vita e sulla morte attraverso il colloquio interdisciplinare e trasversale fra differenti ambiti».

Appuntamento imperdibile per l’unica data italiana, il 2 novembre al Teatro Farnese, della storica band di Sheffield In The Nursery, guidata dai gemelli Klive e Nigel Humberstone, organizzata dal Festival Il Rumore del Lutto con la collaborazione di Natura Dèi Teatri. A quindici anni dal loro ultimo concerto in Italia si potrà ascoltare la più recente produzione della band indiscussa protagonista del filone dark/wave inglese anni Ottanta. Le sinfonie orchestrali, i ritmi marziali, le atmosfere eteree, risultano essere coordinate insondabili di un progetto in continua evoluzione: tensione, ricerca e bellezza, non sembrano opzioni, piuttosto uniche letture traducibili di un desiderio oscuro e imperscrutabile e che trovano nell’esibizione dal vivo il proprio naturale compimento.

 

Lillevan

 

Il Teatro Farnese ospiterà inoltre, l’8 novembre, Orestea Concert, con il live del compositore elettronico tedesco Lillevan – artista in residenza – e i visuals di Francesco Pititto, creatore delle imagoturgie delle opere di Lenz. Lillevan, compositore elettronico e video-artista berlinese co-fondatore del gruppo audiovisivo Rechenzentrum (1997-2008), è stato per la prima volta ospite di Lenz nel 2007 nella rassegna con As a Little Phoenix, poi a Natura Dèi Teatri 2009 e nel 2016 con due performance sonoro-visuali realizzate ad hoc per il Festival. Nel 2011 compone le musiche per il primo capitolo del progetto di Lenz Aeneis La corsa del cinghiale e il triennio 2018-2020 lo vede impegnato nel disegno musicale della trilogia di Lenz dedicata all’Orestea di Eschilo. Nell’ambito di una tournée mondiale che lo sta impegnando in questi mesi nelle maggiori rassegne di musica contemporanea, Lillevan nelle prossime settimane sarà presente anche a Romaeuropa Festival e nuovamente a Parma il 22 novembre dove inaugurerà, con la performance sonora Eventually Elusive realizzata con la consulenza artistica e la co-organizzazione di Lenz, l’opera permanente Sentences. Time, Past, Present and Future di Maurizio Nannucci al Complesso Monumentale della Pilotta.

 

Hidden Parts

 

Il 12 novembre a Lenz Teatro gli Hidden Parts saranno in concerto con il loro nuovo DISCO(mfort). La formazione, attiva nell’ambito della sperimentazione rock, è composta da Alex Fornari (voce), Giorgio Cantadori (percussioni e basi), Gregorio Ferrarese (batteria), Lelio Padovani (chitarra) e Bernard Boggia (basso). Musiche di Giorgio Cantadori e Gabriele Bertani.

Due sono le produzioni di Lenz Fondazione in cui la musica di Christoph Willibald Gluck è motore e scaturigine dell’atto performativo: Iphigenia in Tauride | Ich bin stumm (Io sono muta), secondo capitolo del dittico dedicato al mito di Ifigenia -interpretato dalla performer sensibile Monica Barone- che sarà presentato in un allestimento site-specific al Cimitero Monumentale della Villetta di Parma (31 ottobre – 1 novembre) e in versione originale a Lenz Teatro il 12 novembre e Iphigenia in Aulide | Oratorio, che sarà allestito al Teatro Farnese di Parma (2 novembre): ad interpretare questa versione vocale, modulata spazialmente nella doppia loggia ad archi del teatro ‘più bello del mondo’, sono Valentina Barbarini, attrice-icona di Lenz e il soprano Debora Tresanini, impegnata nelle arie dell’omonima opera di Gluck.

 

Lenz Fondazione, Iphigenia in Aulide – foto di Francesco Pititto

 

Sono diverse e stratificate le linee tematiche e poetiche disegnate in questa 24a edizione di Natura Dèi Teatri, un Festival che non vuole essere una vetrina di spettacoli ma uno spazio di dialogo internazionale in cui indagare il rapporto tra ricerca performativa contemporanea e i nuovi linguaggi del teatro e della musica, tra video-art e corpi sensibili, tra classicità e Mito, tra pensiero e azione estetica nel tentativo di tracciare una mappa artistica ‘disubbidiente’ del presente.

 

31 ottobre – 30 novembre – Parma, luoghi vari – info 0521 270141-335 6096220, info@lenzfondazione.it  –  www.lenzfondazione.it.