Ossessioni 2019: una serata dedicata al compositore contemporaneo Morton Feldam

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Morton Feldam
Torna Ossessioni 2019, il festival di musica contemporanea ideato e diretto da Donato D’Antonio e giunto alla terza edizione, con un intenso programma dedicato a Morton Feldman, concentrato nella giornata del 6 ottobre. For Morton inizierà nel tardo pomeriggio (ore 18,30) con la conferenza del musicologo Franco Masotti, seguita dall’esecuzione dell’opera For Christian Wolff, con Vanni Montanari al flauto e Matteo Ramon Arevalos al pianoforte.
Morton Feldman, nato e vissuto negli States, ha cominciato a comporre negli anni 40, fino alla sua morte nel 1987, ed è noto per musiche strumentali caratterizzate “da suoni spesso isolati, con prevalenza di dinamiche attutite e durate spesso lunghe.”
Particolarmente interessante la scelta di questo compositore per la rassegna museale, perchè Feldman trovò spesso ispirazione nel lavoro degli amici artisti, tanto che negli anni compose numerosi brani sotto il loro influsso, come Rothko Chapel del 1971, brano scritto per l’omonimo edificio che ospita opere di Mark Rothko, o For Philip Guston, del 1984, per flauto, pianoforte e percussioni.
“For Christian Wolff (1986), per flauto e pianoforte o celesta, è dedicato all’amico e compositore di Morton Feldman, Christian Wolff. È uno dei tanti pezzi di “dedica”, dedicato ad amici, insegnanti, scrittori, pittori e altri compositori con i quali Feldman sentiva una stretta affinità per tutta la sua carriera. Sebbene Feldman, che morì nel 1987, divenne noto per l’estrema lunghezza delle sue ultime composizioni, i suoi primi lavori consistevano principalmente in miniature. Tra questi, la sua vignetta di tre minuti Christian Wolff a Cambridge (1963) per un coro di cappella. Il titolo è stato ispirato da due viaggi, realizzati a circa sei anni di distanza, che Feldman ha fatto a Cambridge, nel Massachusetts, per visitare Christian Wolff nel suo dormitorio della Harvard University. In entrambe le occasioni Feldman entrò nella stanza di Wolff per trovarlo, circondato da libri e documenti, seduto alla stessa scrivania. Wolff ha dichiarato: “Penso che il senso di non cambiare per lunghi periodi di tempo sia ciò che gli ha dato l’idea di quel titolo”. Infatti, un senso monolitico di “non cambiare per lunghi periodi di tempo”, incapsula molto l’impressione che si ha ascoltando la registrazione a tre dischi di Bridge del 2008 della composizione di tre ore di Feldman per Christian Wolff, eseguita dalla California E.A.R. Unità. Molte delle composizioni più lunghe di Feldman tendono a ricadere in due categorie generali: quelle lunghe da circa settantacinque a novanta minuti e lunghe da tre a sei ore.
Per Christian Wolff è una composizione più austera, astratta, senza ornamenti e, in definitiva, meno elegiaca di quella di Philip Guston. Ciò è in parte dovuto sia alla natura del materiale musicale che alla strumentazione più limitata. Tali fattori potrebbero essere stati influenzati dalle differenze tra le personalità di Guston e Wolff, la loro relazione con Feldman o il loro background personale. L’austerità delle prime composizioni minimaliste di Wolff potrebbe anche aver influenzato l’approccio compositivo di Feldman. Come gran parte della musica successiva di Feldman, For Christian Wolff consiste nella ripetizione estesa, nella giustapposizione e nella variazione ritmica / timbrica di diverse tonalità di tono che spesso si raggruppano in pattern di passo isolati. … “
(articolo di Paul Paccione, gennaio 2010).
Il concerto comincia alle 20.30 e durerà 3 ore e mezza come nela versione originale. Il pubblico avrà la possibilità di entrare ed uscire liberamente, in un ambiente informale, senza alcuna separazione fra platea e palcoscenico, fra musicisti e pubblico, ascoltando il concerto seduto o steso sul pavimento.
6 ottobre, Ossessioni, Faenza, Museo Carlo Zauli, via della croce 6. Ingresso euro 6

Prenotazione consigliata a museocarlozauli@gmail.com