Si apre il sipario del Teatro Mentore di Santa Sofia

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Si apre ufficialmente sabato 9 novembre alle ore 21.00 il sipario del Teatro Mentore di Santa Sofia, per accogliere un grande artista come Moni Ovadia e il suo “Cabaret Yiddish”.

La lingua, la musica e la cultura Yiddish, quell’inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno; la condizione universale dell’Ebreo errante, il suo essere senza patria sempre e comunque, sono al centro dello spettacolo da camera Cabaret Yiddish. Si potrebbe dire che lo spettacolo abbia la forma classica del cabaret comunemente inteso. Alterna infatti brani musicali e canti a storielle, aneddoti, citazioni che la comprovata abilità dell’intrattenitore sa rendere gustosamente vivaci. Ma la curiosità dello spettacolo sta nel fatto di essere interamente dedicato a quella parte di cultura ebraica di cui lo Yiddish è la lingua e il Klezmer la musica. Uno spettacolo che “sa di steppe e di retrobotteghe, di strade e sinagoghe”. Tutto questo è ciò che Moni Ovadia chiama “il suo esilio, la musica della dispersione”. In una parola: diaspora.

Si potrebbe dire che lo spettacolo abbia la forma classica del cabaret comunemente inteso. Alterna infatti brani musicali e canti a storielle, aneddoti, citazioni che la comprovata abilità dell’intrattenitore sa rendere gustosamente vivaci. Ma la curiosità dello spettacolo sta nel fatto di essere interamente dedicato a quella parte di cultura ebraica di cui lo Yiddish è la lingua e il Klezmer la musica. Uno spettacolo che “sa di steppe e di retrobotteghe, di strade e sinagoghe”. Tutto questo è ciò che Moni Ovadia chiama “il suo esilio, la musica della dispersione”. In una parola: diaspora.

Sabato 9 novembre, Moni Ovadia e il suo “Cabaret Yiddish”, Teatro Mentore Santa Sofia, ore 21 – info: 349 9503847, teatromentore@gmail.comvisitsantasofia.it