A voj scorar in dialet!, corso dialettale a Faenza

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Lingua e cultura sono da sempre un binomio indissolubile. Il modo in cui nominiamo tutto ciò che ci circonda organizza il nostro mondo e definisce il nostro modo di vedere, di pensare, di conferire senso e significato alla nostra esistenza. Ecco perché curare e coltivare la lingua è tanto importante e perché neanche i dialetti andrebbero mai persi definitivamente. Riscoprire il nostro dialetto significa ritrovare le nostre radici e grazie ad esse comprendere molto di noi stessi e del nostro modo di rapportarci al mondo.

Il corso di dialetto romagnolo di Distretto A nato nel 2018 e curato da Alfonso Nadiani, A voj scorar in dialet!, si pone come obiettivo proprio quello di tramandare una conoscenza linguistica attraverso quattro serate. Si tratta di incontri non solo dedicati alla lingua dialettale ma anche, e ovviamente alla cultura, agli usi e ai costumi della Romagna. Ogni serata avrà luogo presso lo spazio coworking Quazar e avrà un docente speciale che tratterà diverse tematiche. Si inizia mercoledì 5 febbraio con “Dalla poesia al Teatro” e un focus su Nevio Spadoni, per passare mercoledì 12 febbraio a “Amore e sesso in Romagna”, un excursus tra modi di dire, proverbi, aneddoti e racconto attorno alla sessualità romagnola guidato da Beppe Sangiorgi e Alfonso Nadiani. Il terzo appuntamento si terrà mercoledì 19 febbraio: “Cun e dialet d’acant” è un viaggio fra gli autori del cuore di un attore-autore, Gianni Parmiani, nato con il dialetto. Il ciclo si chiude mercoledì 26 febbraio con “Stasera uv toca a vujetar”: prima di ricevere gli attestati di partecipazione, i partecipanti saranno chiamati a leggere o recitare un testo in prosa dialettale sul quale avranno potuto esercitarsi fin dal primo incontro. Nel corso della serata, inoltre, saranno ospitati i ragazzi del laboratorio dialettale della Compagnia “Amici del teatro” di Cassanigo, tenuto da Noemi Dapporto (musicista), Cristina Vespignani (attrice), che presentano l’atto unico: “An voj scòra acsè!

Il corso si rivolge a tutti, uomini e donne di qualsiasi età: non è necessario avere conoscenze specifiche del dialetto; basta semplicemente essere guidati da un grande spirito di curiosità e desiderio di conoscenza.

Dal 5 febbraio, A voj scorar in dialet!, Quazàr Coworking Faenza – info: distretto.a@gmail.com, 335.345811. Iscrizioni da effettuarsi al form on line.