Il fregio dei Carracci – Opere a confronto. A Palazzo Fava

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Ultimi giorni per visitare a Palazzo Fava di Bologna la mostra “Il fregio dei Carracci – Opere a confronto” un percorso espositivo suggestivo che mette in relazione gli storici fregi del Palazzo nobiliare bolognese con 31 opere di arte moderna e contemporanea dalla collezione Fondazione Carisbo molte delle quali mai esposte al pubblico prima: un confronto trasversale tra le epoche e gli stili, alla ricerca di affinità tematiche o formali tra le opere antiche, moderne e contemporanee.
L’esposizione “Il fregio dei Carracci – Opere a confronto”, realizzata in occasione delle celebrazioni per i 400 anni dalla morte di Ludovico Carracci,  ha alla base un lavoro di ricerca nei caveaux, condotto da Benedetta Basevi e Mirko Nottoli, storici dell’arte di Genus Bononiae, per individuare opere che presentassero attinenze tematiche. Così “Il Dittatore folle” di Galileo Chini – esposto per la prima volta – dipinto in occasione delle celebrazioni per l’arrivo di Hitler a Firenze nel 1938, rimanda nella sua feroce mostruosità al minaccioso Polifemo incontrato da Enea e i suoi compagni in Sicilia; mentre i nudi di Nicola Samorì, uno dei più apprezzati artisti contemporanei documentano il ciclico ritorno del classico nella storia dell’arte, analogamente a quanto fecero allo scadere del Cinquecento i tre Carracci. E ancora il tumulto della “Battaglia” di Giuseppe Maria Crespi, che rimanda a quello dei combattimenti di Giasone, o la “Salomé” di Mimmo Palladino, eroina tragica al pari della Didone dell’Eneide. Tra le opere esposte anche le “Pietre Alpestri” di Fortunato Depero e la “Scultura Luminosa” di Marco Lodola, che nei loro colori accesi e nella gioiosità della composizione richiamano il tema del gioco dei fregi della Sala Cesi, tra gare con l’arco, corse e tornei tratte dal sesto libro dell’Eneide.
La riapertura del Piano Nobile diventa anche l’occasione per presentare la Guida di Palazzo Fava a cura di Angelo Mazza, con le fotografie realizzate da Carlo Vannini, che offre la prima documentazione integrale dell’apparato decorativo del Palazzo.

Fino al 16 febbraio 2020.

Bologna, Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni, via Manzoni 2. Info & Orari: genusbononiae.it