Maternità, spettacolo e riflessione al Teatro Félix Guattari

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Monologo della buona madre è il titolo dello spettacolo che la compagnia berlinese Barletti-Waas porta sul palco del Teatro Félix Guattari di Forlì bella serata di venerdì 21 febbraio alle ore 21, nell’ambito della rassegna CORPO:PATHOS. Al termine dello spettacolo, il pubblico avrà la possibilità di dialogare con Florinda Cambria, docente di Antropologia della comunicazione all’università degli Studi di Insubria.

Sul palco una donna sola, seduta su uno sgabello. Un monologo profondo, una riflessione complessa su uno delle tematiche più dibattute del nostro tempo: cosa significa essere madre. O meglio, cos significa essere una “buona madre”. Un ideale, un ruolo, un’etichetta, una definizione che la società occidentale da sempre impone e a cui da anni milioni di donne cercano di confrontarsi e anche di adattarsi. Una lotta che non ha fine. Talvolta anche una sofferenza, un sentimento di non essere all’altezza. La verità è che la “buona madre” non esiste: esistono solo donne. Alcune hanno la possibilità di scegliere, altre no. Per alcune la maternità è motivo di gioia, per altre motivo di inadeguatezza, per altre ancora un tacito e vergognoso pentimento. La verità è che ci sono milioni di modi per essere madri. Non esiste un modo giusto o sbagliato: ogni donna è una buona madre a suo modo. Questo perché essere madri non è un punto di arrivo, come viene descritto, ma un lungo processo fatto di errori e di sogni, di frustrazioni ed amore, si rimpianti e coraggio di riprovarci di nuovo. Un processo a tempo pieno che come ogni buon percorso umano ed individuale non può non dipendere alla persona che lo mette in atto. E se ogni donna è diversa, inevitabilmente anche ogni madre lo è.

“Monologo della buona madre” non è però solo la storia di una madre, ma anche di un’artista, impegnata nel trovare un proprio posto nel mondo attraverso un percorso che è ancora una volta pieno di insidie e di difficoltà. E tuttavia guidata da un’insaziabile desiderio si trovare una propria espressione, un proprio modo di parlare.

La madre e l’artista si scontrano in un corpo di donna: una vera e proprio battaglia di coscienza, di ruoli, di immagini e di aspettative. E il palco teatrale si rivela l’unico luogo di esistenza, garantita dallo sguardo altrui, dalla relazione tra attore e spettatore e dal dialogo tra i loro ruoli.

La serata continua alle ore 22.15 con “Corpi Musici“, la lezione di Florinda Cambria. La docente affronta la tematica del corpo, in particolare nel momento in cui prende vita, impegnato in una sorta di danza del mondo che gli dà anima.

Info: 393.9707741 / masque@masque.it / www.masque.it