Osteria della Luna (Vignola): il paradiso degli gnocchi di patate e non solo

0
351

Vignola è un borgo medievale davvero molto bello in provincia di Modena, con una splendida rocca, i portici, le piazzette e soprattutto uno degli ultimi veri osti della nostra regione. Antonio Tondelli è figlio d’arte. Il nonno Pio Gaetano, salumiere, ha dato il la e poi il babbo Ermanno, oste, ha affabulato intere generazioni di amanti del buon bere nell’osteria Vini d’Italia in via Badia a Modena.

Poi però Antonio ha seguito la moglie vignolese e, circa una quindicina di anni fa, ha aperto un locale che entrandoci da corso Garibaldi vende vini pregiati come una delle migliori botteghe possibili, l’Enoteca Tondelli, mentre dall’accesso di piazza Boncompagni è l’Osteria della Luna.

Il nome è stato d’obbligo, poiché fino al 1936 c’era proprio un’osteria con questa insegna in quei locali lì a Vignola. Cercando sotto gli intonaci delle pareti sono riemersi gli antichi affreschi che ornavano le pareti dell’osteria di allora e che adesso, restaurati, sono ben visibili, accanto al grande camino, stando seduti ai tavoli in legno che possono accogliere una trentina di commensali.

Antonio, l’oste, con il suo impareggiabile physique du rôle, arriva proprio al tavolo e il vino te lo spiega, te lo consiglia, te lo impone, te lo recita. Ha oltre mille etichette tra cui scegliere e dal 2003 le accompagna ad un menu particolare, dove maccheroncini al torchio, filetti di maiale, salumi e formaggi, quasi tutti presidio Slow Food, cercano spazio tra tigelle, verdure e fritti. Fanno degli gnocchi di patate in crema di parmigiano che sono superbi, perché usano solo parmigiano di montagna di vacche Bianche Modenesi del Caseificio sociale Rosola di Zocca. Ne sciolgono un po’ con del latte, ci adagiano sopra gli gnocchi e rifiniscono con gocce di aceto balsamico tradizionale di Modena.

In menù hanno anche delle gustosissime polpette cotte al forno. Le fanno con 1/3 di carne di manzo, 1/3 di maiale, 1/3 di ricotta, uova, parmigiano e qualche fogliolina di menta. Puoi scegliere se mangiarle con la crema di parmigiano di cui sopra, col sugo di pomodoro o col friggione, fatto con cipolle dorate, olio e un niente di pomodoro, cotte fino a disfarsi per sei, sette ore, come da tradizione. Ci fanno pure i crostini. Una volta a settimana propongono «pane e salame» una degustazione di salame di San Felice, in cui il suino modenese si sposa col Lambrusco, di Mariola di Piacenza, tradizionalissima!, di insaccati di maiale nero di Parma e di mora Romagnola, ecc. Le tigelle calde arrivano a tavola sempre con fette sottilissime di lardo conciato e con il parmigiano grattugiato. Potete accompagnarle con qualche verdurina, magari con l’insalata di radicchio in vinaigrette alla senape, felice invenzione del menu.

Tra i dolci, un altro capitolo di storia lo garantisce la torta Barozzi, dal nome del grande architetto vignolese cui è stata dedicata nel 1907, prodotto dal 1886 della premiata pasticceria Gollini che la spedisce in tutto il mondo. È una mattonella di cioccolato ed altri ingredienti segreti che il Tondelli serve con una morbida crema gialla. Se volete sapere con che vino abbinarla, non vi resta che chiamare ancora Antonio al vostro tavolo che, come fece per oltre trent’anni il suo babbo nel cuore di Modena, da vero istrione saprà prodursi in uno dei suoi mirabili spettacoli di sapere, passione e conoscenza che valgono da soli la visita alla sua antica, calda osteria.

Osteria della Luna, Vignola (MO), piazza Boncompagni 3. Info: 059 764670