La nave sepolta, su Netflix il film di Simon Stone

0
17

È uscito oggi su Netflix il film di Simon Stone La nave sepolta, ispirato all’omonimo romanzo scritto da John Preston e alla storia vera degli scavi archeologici di Sutton Hoo, ancora oggi una delle più importanti scoperte storiche del XX secolo.

È il 1939, la Seconda Guerra Mondiale è ormai alle porte. La vedova Edith Pretty (Carey Mulligan) e suo figlio vivono in una casa di campagna, in un terreno di loro proprietà nel Suffolk a Sutton Hoo, vicino la città di Woodbridge. Da anni Edith osserva incuriosita i tre cumuli di terra presenti nel suo terreno: appassionata d’archeologia, la donna è convinta che sotto di essi si celi un grande tesoro. È per questo che decide di ingaggiare Basil Brown (Ralph Fiennes), archeologo, storico ed esperto di astronomia. Gli scavi coinvolgeranno diverse maestranze e la sorprendente scoperta di una nave funeraria anglosassone del VI-VII secolo attirerà l’attenzione di numerosi esperti e studiosi, interessati ad impadronirsi del relitto e a venderla ai più importanti musei del Paese.

Tratto da una storia vera, il film non è solo il tentativo di proporre una ricostruzione storica che riscatta la figura dell’archeologo Basil Brown, a cui per anni non è stato attribuito il giusto riconoscimento per la scoperta, ma anche il dipinto di un’epoca, attraversata da sentimenti contrastanti. L’asse temporale del film, seppur percorrendo l’ordine cronologico degli avvenimenti, si poggia piuttosto sul tempo dell’esistenza. Mentre su ogni cosa aleggia un sentimento di fine, dato dalla guerra, dalla malattia e dalla morte, dalla terra riemergono oggetti preziosi appartenenti a un passato lontano, sopravvissuti ai secoli. Ma delle persone, dopo la morte, che cosa rimane? È questo che si chiede la protagonista ed è a questa domanda che tutto il film cerca di dare una risposta, ricercandola negli affetti, nell’amore e nei momenti di condivisione.