Rimini, gli spettacoli delle residenze creative nei teatri

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Il verde è un colore difficile

I teatri non possono ancora accogliere il pubblico, ma gli artisti continuano a lavorare alla realizzazione di nuovi spettacoli nella speranza di poterli presto portare sul palco. Le residenze creative dei teatri riminesi diventano così occasione di pura creazione, ospitando di volta in volta nuovi artisti. In questi mesi presso il Complesso degli Agostiniani hanno preso forma tre nuovi spettacoli che andranno in scena al Teatro degli Atti tra la tarda primavera e l’autunno 2021.

Il verde è un colore difficile è il risultato della residenza creativa della Compagnia il Tempo favorevole: uno spettacolo di danza che vede in scena tre danzatrici, Barbara Martinini, responsabile anche della regia scenica, Veronika Aguglia e Marinella Freschi. Lo spettacolo nasce dalle ricerche di Stefano Mancuso sul mondo vegetale, dando vita a uno spettacolo “green” che ha scelto di lavorare con le luci in modo indipendente rispetto all’utilizzo di energia elettrica e che fa uso del ‘Bamboo’, un apparecchio musicale che permette di tradurre i suoni originati dalle piante in frequenze udibili dall’orecchio umano.

Inventare la vita è invece il titolo del progetto di Teatro Patalò: un’opera filmica che non si limita a una semplice ripresa ma che si configura come realizzazione autonoma rispetto allo spettacolo teatrale Tell Tale. Mentre la pièce trae ispirazione da Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare per raccontare la storia di uno scienziato ossessionato dalla ricerca di una possibile soluzione al cambiamento climatico, il docufilm si configura come testimonianza e documentazione dello spazio teatrale e del lavoro che al suo interno si svolge, seppur in assenza di pubblico dal vivo. L’opera sarà presenta in anteprima al Festival Marche Palcoscenico Aperto, al Teatro de Las Americas e Main Stage West in California e prenderà parte all’Oregon Fringe Festival di Ashland.

L’istruttoria è infine lo spettacolo ideato dal Mulino di Amleto, con la regia e adattamento di Dirk Plönissen, e tratto dall’omonimo testo teatrale di Peter Weiss. La pièce racconta del processo svoltosi a Francoforte sul Meno dal 1963 al 1965 contro un gruppo di SS e di funzionari del Lager di Auschwitz. Dalle note prese durante le sedute, Weiss ricavò materiali per Die Ermittlung, L’istruttoria.