Torna la Cena Itinerante: “Daj’nte fat”

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Come da tradizione, a maggio, Distretto A si occupa di riunire in un unico grande momento di festa ristoranti e cantine. E per il secondo anno non rinuncia allo spirito conviviale, con Cena Itinerante #acasatua, format ideato nel 2020 durante il lockdown per sostenere il comparto della ristorazione, e ritrovare una connessione legata al cibo. Quest’anno gli intenti sono gli stessi: trovare la connessione e la vicinanza.

Lo racconta anche la scelta del tema 2021, DAJ’NTE FAT, un’esortazione, in un dialetto romagnolo un poco rivisitato, a raccontarsi un fatto. Prima con il corso di dialetto, ora con un piatto, con un ricordo, con un libro, con il nostro piccolo omaggio a Dante, e al suo settecentenario.

DAJ’NTE FAT è una grande cena itinerante diffusa, dal 7 al 30 maggio, tutti i venerdì sabato e domenica; non negli spazi del quartiere faentino, ma nei ristoranti e nelle case di tutti coloro che vorranno unirsi, ordinando un piatto e una bottiglia di vino abbinata. Distretto A ripropone la modalità dello scorso anno, invitando gli amici ristoratori e chef a condividere una proposta speciale da asporto o con home delivery, per ricreare, con i mezzi a disposizione, lo spirito che anima il consueto appuntamento annuale. Una formula che nel 2021 moltiplica per quattro, per coprire tutti i fine settimana del mese di maggio.

Il menu, ancora in divenire, combina come sempre un piatto e un drink da scegliere dal programma on line. Quest’anno partecipano 24 ristoranti, 3 botteghe, 31 cantine e 2 birrifici della nostra regione: da chi segue il progetto dal primo minuto, come Clandestino di Faenza, a nuove collaborazioni come Agrofficina di Rimini. Grazie alla collaborazione con Enoteca Regionale si coinvolgono anche le cantine dell’Emilia, come Gaggioli, Cavazza Isolani, Cantina Settecani, Torre Fornello. “Anche per le cantine, come per la ristorazione, questo è stato un anno difficile – afferma Giordano Zinzani, presidente di Enoteca Regionale – perciò questo tipo di iniziative sono sicuramente apprezzate, è la possibilità di promuovere i nostri prodotti nei territori locali e non solo”.

Tra le nuove collaborazioni, il progetto quest’anno accoglie realtà anche fuori confine regionale,  allargando gli orizzonti del progetto fino in Sicilia: “Quest’anno abbiamo tentato di varcare i confini emiliano-romagnoli con la cena itinerante – racconta Gian Maria Manuzzi, di Distretto A – e abbiamo ospite, virtualmente, Helios Gnoffo, chef dell’Osteria Mercede di Palermo, vincitore nel 2018 di Cuochi di Italia, il programma di cucine regionali di Alessandro Borghese. E’ un carissimo amico, che già da anni vuole partecipare col suo ristorante al nostro progetto.”

Non mancherà il Baretto del Distretto a cura di Monica E Tonica che, con i suoi gin tonic che piovono dal cielo non si adagia sugli allori, ma farà gustare l’alloro.

Come ogni anno un artista interpreta il tema: Luce Raggi, invitata a tradurre con il suo sguardo il DAJ’NTE FAT, ha disegnato il grande muro in mattoni di Via S. Ippolito, logo iconico del quartiere, che riporta con il suo tratto inconfondibile il mantra 2021. Il disegno fa parte di un suo lavoro più ampio, dedicato ad alcuni scorci speciali della città, omaggio dell’artista a Faenza.

Artista visiva, per esprimere le sue idee Luce Raggi gioca con la vita e l’ironia costruendo un gioco mentale fatto di immagini attraverso cui comunica con lo spettatore. Il suo lavoro è un omaggio alla quotidianità, la sua più grande ispirazione.
Luce Raggi nasce nei primi anni ’80 a Faenza, dove cresce con un pennarello nero e indelebile in tasca. Si trasferisce a Milano per studiare e diplomarsi nel 2005 in Illustrazione all’Istituto Europeo di Design (IED) e poi laurearsi nel 2008 in Pittura presso il Dipartimento di Arte Contemporanea dell’Accademia di Belle Arti di Brera.
Con Brera prende parte anche al progetto Erasmus che la porta a trascorrere un anno a Londra, frequentando il London College of Communication (LCC), University of the Arts of London. Da allora Luce si fa avanti nel mondo dell’arte contemporanea e della ceramica con mostre e residenze in Italia e all’estero, le ultime in Corea del Sud e Cina.
Luce Raggi mostra un tratto e una poetica forti e riconoscibili, indipendentemente dal medium utilizzato. Per lei tutto ha inizio dal disegno, è il disegno che si trasforma in scultura, principalmente pezzi unici in ceramica, e sono poi le sculture stesse a diventare le protagoniste delle sue animazioni. Attualmente vive e lavora a Faenza, dove ha dato vita a una piccola Factory all’interno di un palazzo del centro storico. “Ho sempre viaggiato molto, ora invece è cambiato tutto. Ho comprato casa e studio a Faenza, e non lo avrei mai pensato. Questa è la prima partecipazione da quando sono ufficialmente residente a casa mia, e mi fa piacere”.

Per rendere più vicini i commensali, Luce ha anche realizzato una ciotola in edizione limitata prenotabile on line a questo form, per una mise en place coordinata pur cenando in case e tavoli differenti. La ciotola, decorata a mano, è realizzata in 50 esemplari e venduta a 20 euro, un prezzo speciale, solo per Distretto A.

Per informazioni su Cena Itinerante #acasatua, è possibile contattare via email  distrettoa.a@gmail.com .
Per il programma della cena (in continuo aggiornamento), cliccare a questo link.