Comanda la gang: il nuovo singolo dei 99 Posse

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I 99 Posse festeggiano 30 anni della loro fondazione il 2 Aprile con l’uscita del nuovo singolo “Comanda la gang, con video ufficiale scritto e diretto da Mauro Ronga.

Una carriera lunga tre decadi sull’onda del rap e del raggamuffin, iniziata nel cuore di Napoli esattamente nel 1991, anno in cui il gruppo nasce dando voce ai C.S.O.A. (Centri Sociali Occupati Autogestiti), in particolare il Centro Sociale Officina 99, e alle nuove culture urbane, che trovano nella musica un veicolo potente; negli anni successivi, fino al 2016, i 99 Posse hanno prodotto album pluripremiati come “Curre curre guagliò”, “Cerco tiempo” e “Corto circuito” che hanno segnato la storia di un genere, e migliaia di concerti che hanno cambiato il modo di fare e vivere la musica in Italia.

Ma non solo: nel 1994 creano anche l’etichetta discografica Novenove, che lavora per dare spazio alle giovani voci emergenti che altrimenti non troverebbero spazio nell’industria musicale italiana.

Oggi riemerge viva un’urgenza di scrittura e di espressione, con la stessa forza e necessità di allora. A cinque anni di distanza dall’ultimo album “Il Tempo. Le Parole. Il Suono”, la band rientra in studio e inizia un nuovo percorso che vedrà il progressivo rilascio di nuovi brani, di cui “Comanda la gang” è il primo tassello.

I 99 Posse consegnano un brano che è figlio della nostra attualità, che raccontano così:

“Si festeggiano 30 anni dall’inizio di questo viaggio e si festeggiano, citando Stefano Benni, semplicemente svegliandoci. Riteniamo infatti che questo sia il segreto alla base della vita: addormentarsi e svegliarsi un numero esattamente uguale di volte. Niente celebrazioni del passato quindi per questo anniversario che per noi ha più il sapore di una rinascita. Apriamo le danze con un pezzo di attualità dal sapore d’altri tempi, provando a descrivere le miserie della politica italiana con immagini ironiche forti, immediate, semplici, taglienti, provocatorie, dissacranti, proprio come nei primissimi brani, da ‘Salario garantito’ a ‘O’ Documento’ e ‘Ripetutamente’ per intenderci, ma questa volta con un sound e un arrangiamento potenti e rabbiosi, a completare il range di emozioni che abbiamo provato nel realizzarlo e che quindi ci piacerebbe comunicare. Il pezzo non era previsto, stavamo lavorando ad altro quando è iniziata questa crisi di governo che ci ha immediatamente fatto infuriare, ma anche morire dal ridere, e quasi contemporaneamente ha iniziato a stimolare la fantasia. Alla fine hanno fatto davvero ciò che temevamo, e lo hanno fatto esattamente come lo avevamo immaginato. Adesso tocca a noi“.