Reggia di Colorno, in mostra le porcellane dei Duchi

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Dopo una lunga chiusura, finalmente la Reggia di Colorno, conosciuta anche come la “Versailles dei Duchi di Parma”, si prepara a riaprire le porte al pubblico con l’inaugurazione, sabato 15 maggio, della mostra Le Porcellane dei Duchi di Parma, capolavori delle grandi manifatture del ‘700 europeo, curata da Giovanni Godi e Antonella Balestrazzi.

Allestita al piano nobile, la mostra segna il ritorno in sede di alcuni dei più preziosi tesori della Reggia: da un lato le porcellane di Luisa Elisabetta di Francia e Filippo di Borbone, utilizzate dalla coppia per i ricevimenti ducali e ora messe a disposizione per i ricevimenti di Stato della Presidenza della Repubblica, dall’altro le porcellane delle manifatture di Meissen, Sèvres, Vincennes, Chantilly, Doccia e Capodimonte, che dai diversi musei italiani che le ospitano – Gallerie degli Uffizi, Museo della Villa Medicea di Poggio di Caiano, Musei Reali di Torino – fanno ritorno a casa.

Un’occasione unica per riscoprire il patrimonio ducale al completo, una mostra che per la prima volta riunisce i tesori d’arte delle regge parmensi, dispersi a partire dal 1859 con la cancellazione del Ducato di Parma e Piacenza e l’assegnazione del patrimonio a Casa Savoia. La sua realizzazione è frutto di un meticoloso lavoro dei curatori Giovanni Godi e Antonella Balestrazzi che, studiando gli Archivi, hanno rintracciato le diverse sedi ospitanti le porcellane, chiedendo di poterle riportare a casa per l’estate: la mostra infatti sarà allestita fino al 19 settembre. Per quattro mesi il piano nobile della Reggia torna così al suo splendore, con parte degli arredi originali e, ovviamente le porcellane. A costellare il percorso di visita ci saranno anche le piante del palazzo ducale di Colorno, i ritratti, le lettere e i documenti relativi agli acquisti della Duchessa e del Primo Ministro François Guillaume Leon Du Tillot, nonché i progetti di mobili e arredi di Ennemond Alexandre Petitot e i libri e le incisioni di feste e nozze dei duchi di Parma.

Le porcellane fanno ovviamente da protagoniste: una vera e propria passione dei Duchi che testimonia la stretta relazione tra Parma e la Francia del Settecento e come il gusto di corte si sia formato in accordo con i modelli francesi. Ricchezza decorativa e desiderio di ostentazione sono infatti le cifre stilistiche di quella che non a caso è stata denominata la “Versailles dei Duchi di Parma”. A subire il fascino delle porcellane era in particolare Luisa Elisabetta di Francia che, di ritorno dai suoi frequenti viaggi in Francia, non mancava mai di tornare con qualche nuovo acquisto, sempre ben gradito dal marito. Una passione che portò a Parma il meglio della produzione di manifattura europea e che oggi finalmente si ritrova al suo posto, sotto il tetto che per anni l’ha ospitata.

info: www.reggiadicolorno.it