Dave Murray, Hamid Drake, Brad Jones: il jazz a Forlì

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All’Arena San Domenico di Forlì mercoledì 30 giugno (ore 21) arriva il Dave Murray, Hamid Drake, Brad Jones Trio, il progetto composto dallo stesso Murray, sax tenore e clarinetto basso, Bradley Jones, al contrabbasso e basso elettrico, e Hamid Drake, batterista, percussionista e voce.

Il palcoscenico vede la leggenda del jazz David Murray assieme alla più grande sezione ritmica degli ultimi 30 anni, Hamid Drake e Brad Jones, per un concerto dove il dialogo tra i musicisti innescato dalle composizioni di Murray assume forme sempre cangianti grazie all’estro improvvisativo di questo trio stellare.

Erede di certa robusta tradizione afroamericana, David Murray si è poi evoluto in una sorta di tenor-sassofonista, suonando standard con sezioni ritmiche convenzionali. Tuttavia, le riletture dei vecchi successi da parte di Murray sono ben diverse dalle interpretazioni dei sassofonisti bebop della sua generazione.
Il suono di Murray è profondo e cupo, con un ampio vibrato memore dei sax tenori classici Coleman Hawkins e Ben Webster. Dopo gli esordi con Cecil Taylor e Sunny Murray, nel 1976 è stato uno dei membri fondatori dello storico World Saxofone Quartet con Oliver Lake, Julius Hemphill e Hamiett Bluiett. Verso la fine del decennio ha formato propri gruppi con i quali ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra i quali il Guggenheim Fellowship e un Grammy Award.
L’attività discografica di Murray ha raggiunto livelli incredibili grazie a ben 150 album pubblicati in trentacinque anni di carriera.

Percussionista e vocalist, Hamid Drake è considerato il batterista fondamentale del nuovo jazz americano. Nato in Louisiana, cresciuto nella stimolante atmosfera della Chicago degli anni ’60, il giovane Hamid si avvicina all’associazione di musicisti denominata Aacm, che ha rivoluzionato le concezioni del jazz. Entra nel gruppo di uno dei veterani di Chicago, il sassofonista Fred Anderson, con il quale negli anni ’70 compie i suoi primi tour in Europa. A 23 anni è un batterista ancora acerbo, ma già̀ mostra interesse per le poliritmie delle altre culture afroamericane, in particolare per il reggae giamaicano. Nello stesso anno collabora con Don Cherry; questo storico trombettista e polistrumentista lo espone alla propria concezione multiculturale della musica, che lo influenzerà̀ profondamente. Non è un caso che poco dopo Drake entri a far parte della Mandingo Griot Society del grande griot del Gambia Foday Musa Suso. La riappropriazione delle radici africane porta Drake a utilizzare con frequenza i tamburi tradizionali delle varie aree etniche africane, elemento che rende molto originale la sua musica soprattutto quando torna a lavorare con i maggiori jazzisti d’avanguardia come William Parker, Ken Vandermark, Peter Broetzmann. A sottolineare il suo ventaglio di esperienze ampio ed eterogeneo non si possono non citare il coinvolgimento nelle formazioni di Herbie Hancock e Bill Laswell. David Murray e Hamid Drake collaborano da tempo, si pensi al Black Saint Quartet, Gwo-Ka Masters e al progetto-produzione ambizioso David Murray Pushkin, the blackamoor of Peter the Great.

Bradley Jones è un bassista jazz che si destreggia tra il basso elettrico ed il contrabbasso. Fin dagli anni ’80 ha registrato e suonato in tutto il mondo con una vasta gamma di artisti che includono Ornette Coleman, Elvis Costello, Elvin Jones, David Bryne, Muhal Richard Abrams, Sheryl Crow, Cassandra Wilson, Dave Douglas, Vernon Reid, John Zorn, Don Byron.
Ha pubblicato a nome suo “Uncivilized poise” and “The Embodiment” con la sua band Aka Alias e “Pouring my heart in” e “Avant Lounge” a nome Brad Jones Quartet.
Brad è anche un insegnante esperto che ha tenuto seminari e corsi di perfezionamento in Francia, Italia, Canada e Messico e fa parte della facoltà̀ di musica presso la Columbia University di New York City.

L’appuntamento è organizzato da Forlì.Soglie composto da Area Sismica con il Festival Forlì Open Music, Città di Ebla con il Festival Ipercorpo, Masque teatro con Crisalide Festival, Sedicicorto con Sedicicorto Forlì International Film Festival, Spazi Indecisi con il progetto IN LOCO, Sunset con Meet The Docs! Film Fest e Vertov Project con Ibrida Festival.

L’ingresso è libero, con prenotazione consigliata. Per riservare un posto è possibile inviare una mail a: info@forlisoglie.it.