L’ultimo atto di Santarcangelo Festival 2050

0
9
Emilio di Alexia Sarantopoulou con Ondina Quadri ©Daniele Fona

Santarcangelo Festival 2050 volge al termine con il suo ultimo atto Futuro Fantastico (II movimento). Festival mutaforme di meduse, cyborg e specie compagne in programma dall’8 al 18 luglio.

Undici giorni di teatro, arte, cinema, musica, letteratura e antropologia: arti che si ibridano all’interno dei progetti presentati dalle oltre 50 compagnie protagoniste, per un totale di oltre 150 repliche. Sono questi gli ingredienti dell’ultima edizione diretta da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò di Motus che torna finalmente ad ospitare la scena internazionale dando vita a contaminazioni tra mondi culturalmente e geograficamente lontani che invadono gli spazi pubblici.

Ad inaugurare l’ultimo atto di Santarcangelo Festival 2050 sono proprio le celebrazioni per il suo cinquantennale e i materiali artistici prodotti: il libro curato da Roberta Ferraresi ed edito da Corraini Edizioni, il documentario diretto da Michele Mellara e Alessandro Rossi e la mostra Santarcangelo ’80 Revisited a cura di Uliano Lucas che verranno presentati nel pomeriggio dell’8 luglio.

Nei giorni seguenti si entra poi nel vivo di un programma suddiviso per categorie tematiche che guardano al mondo di oggi. Il talk Body in transition_Time/Space Travels ospiterà le performance di Betty Apple, IT ME – ITME — TIME (Travel), e dell’artista ghanese transgender Va-Bene Elikem Fiatsi (crazinisT artisT), con la sua nuova produzione Gray-healings-Grey-bodies con la quale indaga gli stereotipi di genere, la queerness, lo stigma sessuale nel continente africano. Dal Cile arriva Manuela Infante che, in collaborazione con Michael De Cock e il KVS, presenterà Metamorphoses, un lavoro inedito ispirato alla nota opera di Ovidio, mentre dal Messico giunge Amanda Piña che presenta Climatic Dances, un progetto dedicato alla perdita della diversità culturale e biologica del Pianeta. Olandese ma originario del Suriname, Cherish Menzo presenta la sua nuova performance Jezebel, una critica all’immaginario collegato alla figura femminile iper-sessualizzata delle Video Vixen, mentre la greca Lenio Kaklea con Ballad presenta il terzo capitolo del progetto multidisciplinare Practical Encyclopaedia. L’artista queer residente a Berlino Sophie Guisset propone Plus One, mentre Enrico Malatesta e Cristina Kristal Rizzo presentano BOGA (Elementary pieces for the temple’s fire), una performance di musica e danza sui suoni prodotti dal Meriam Buluh, cannone in bambù usato come dispositivo pirico e celebrativo. Al Festival anche l’ultimo progetto MADRE che vede coinvolti Ermanna Montanari e Marco Martinelli insieme al pittore e illustratore Stefano Ricci e il compositore e contrabbassista Daniele Roccato, mentre la danzatrice Barbara Bert, insieme a DOGOD. The Situation e SPACE – Golden dream II, propone un workshop di contact dance fra cani e i loro padroni. Spazio anche al cinema con Cinema du Desert: un camion dotato di impianto fotovoltaico che trasformerà inaspettate location naturali o periferiche in un cinema all’aperto. Qui verrà ospitata la proiezione della serie di corti Afrofuturistik a cura della casa cinematografica Sudu Connexion.

Santarcangelo Festival 2050 è anche luogo di ibridazione tre le arti, dando vita a forme e codici differenti, opere eclettiche e irregolari. È il caso de Il Terzo Reich, l’installazione filmica di Romeo Castellucci con la performance della danzatrice Gloria Dorliguzzo e le musiche di Scott Gibbons, di ULTRAFICCIÓN nr. 1 / Fracciones de tiempo de El Conde de Torrefiel, e ancora dello spettacolo-concerto immersivo Klub Taiga Dear darkness del collettivo Industria Indipendente. Ci sarà poi ancora cinema con il set cinematografico allestito da Marie Losier in Shoot and smile!, uno spazio per quadri viventi degli abitanti, con il  live electronics di Felix Kubin che accompagna Dragonflies with birds and snake dell’artista Wolfgang Lehmann, con il progetto Sovrimpressioni di Deflorian / Tagliarini in collaborazione con il cineasta Jacopo Quadri ed ispirato al film Ginger e Fred di Federico Fellini, e con i cineasti ZAPRUDER che presenteranno Zeus Machine. L’invincibile, con le immagini filmate durante la performance Ascesa all’Olimpo al Festival del 2016. Ibridazioni tra arti hanno dato vita anche al progetto Ghost x Santarcangelo del collettivo belga GHOST: uno spettacolo-concerto dedicato a Mad Max, realizzato nella storica comunità utopica di Mutonia, fondata a Santarcangelo 30 anni fa, che ospiterà anche lo spettacolo LEAPS OF FIRE di Games With Flames da Mutonia. E mentre la compagnia Muta Imago propone Sonora Desert, l’artista svizzero Simon Senn presenterà il nuovo progetto dSimon.

Accanto all’ibridazione non manca lo sguardo rivolto alle nuove e giovani generazioni: una sezione speciale del festival sarà dedicata ai loro spettacoli dal vivo e agli interventi site specific. Si tratta di Io non sono nessuno di Emilia Verginelli, Gli altri لخرین. di Anna Serlenga & Rabii Brahim / CORPS CITOYEN; Virtual Studies for a Dark Swan dell’etiope Selamawit Biruk; il progetto tra danza e live concert PA.KO doble del duo italo-greco Paola Stella Minni / Konstantinos Rizos; Folk Tales, prima coreografia di Gloria Dorliguzzo; Immagina un paesaggio eroico del collettivo internazionale Nova Melancholia; il live set Romantic Disaster (studio) dei Madalena Reversa;  Plug-In Genetiko, una speciale performance con dj set del duo icastico ANKKH. Dallo IUAV arriva il collettivo Extragarbo, che produce i spettacoli rovìnati di Leonardo Schifino e Call Monica dell’omonimo gruppo. Il performer indiano Pankaj Tiwari costruirà Banyan, un luogo informale dove immaginare, pensare e ritrovare un senso di comunità. Curva Cieca (studio) di Muna Mussie è in dialogo con Filmon Yemane, adolescente non vedente eritreo. Ispirata al trattato omonimo di Jean-Jacques Rousseau, debutta la performance Emilio di Alexia Sarantopoulou con Ondina Quadri. 50 ragazze e ragazzi migranti, rifugiati e richiedenti asilo saranno i protagonisti del progetto Incroci in un percorso di rete coordinato da Teatro Magro di Mantova (con lo spettacolo V.VISITORS), a cui partecipano Asinitas Onlus di Roma (con ABITARE IL RITORNO. Echi e visioni di uomini e oggetti) e Babel Crew di Palermo (con Elemen-Z).

Il Festival si stringe inoltre attorno ai cittadini e alla comunità coinvolgendoli e rendendoli protagonisti di Grand Bois, un’azione a cura di Luigi De Angelis / Fanny & Alexander, Giorgina Pi / Bluemotion e Defa / Cristiano De Fabritiis, che trasformerà i tetti e i terrazzi del centro storico in un grande e travolgente rito sciamanico. Coreografia collettiva è anche quella realizzata da Mara Oscar Cassiani con i Be Waters con il primo studio Be Water, My Friends, mentre il progetto di formazione e ricerca HTBT How To Be Together a cura di Chiara Organtini guida alla realizzazione di un villaggio temporaneo ecosostenibile che, nel corso del Festival, ospiterà un gruppo di circa 50 artiste e artisti da tutta Europa che parteciperanno a 5 laboratori curati da: Jozef Wouters e Bart Van den Eynde, Lotte van den Berg/Building Conversation, Riccardo Benassi, Cristina Kristal Rizzo, Valentina Pagliarani.

Dopo l’inaugurazione del Festival, i festeggiamenti per i cinquant’anni di Santarcangelo Festival non si fermano e confluiscono nella sezione H24 (accaventiquattro) che vede in calendario una serie eventi performativi, a partire dai concerti gratuiti curati da Christopher Angiolini, con protagonisti Alina Kalancea; Elasi; CZN; Rachele Bastreghi; Pan Daijing; OvO + R.Y.F. Il programma della sezione continua con le interviste e i commenti critici degli eventi del Festival veicolati dal progetto radiofonico KIN di Usmaradio / Roberto Paci Dalò, mentre non mancherà il programma speciale dedicato al Liscio in Piazza, in omaggio alla recente scomparsa di Raoul Casadei. La Piazza ospiterà anche Let’s Revolution!, laboratorio condotto da Teatro Patalò dal titolo Esercizi di vita all’aria aperta e la non-scuola del Teatro delle Albe. Spazio anche ai workshop e ai laboratori, come L’Orchestra RIUSOnica di Rocco Papia e Nikki Rifiutile, il workshop di breakdance con@bboywallthef (Muradif Hrustic), E´ Ribéss del Torrione Microteatro e Pogo. Venite Come Siete di Mara Oscar Cassiani.  Spazio di nuovo al cinema, con il Supercinema che ospiterà Rä Di Martino con il suo film sul progetto Klub Taiga Dear darkness e la maratona cinematografica di “Cose mai Viste”, fra cui La città del teatro dal progetto Transfert per Kamera realizzato al Festival 2020 e una serie di corti di Marie Losier presentati dall’artista.

In programma anche la presentazione del Progetto Incroci e le lecture We Are Before dell’artista, performer e ricercatrice Sarah Vanhee, e The Pandemic, the Rollercoaster, the Grief and the Sun: Notes on More-Than-Human Dramaturgy di Daniel Blanga Gubbay. Il cortile della Scuola Pascucci ospiterà inoltre una serie di talk pomeridiani: Iridescent Skins: performare la mescolanza, verso drammaturgie meticce con Francesca Corona,  Anna Luna Serlenga e Muna Mussie (in collegamento con Selamawit Biruk ed Emilia Verginelli); Body in transition_Time/Space Travels con le performance online e in tempo reale di Va-Bene Elikem Fiatsi (crazinisT artisT) (da Kumasi, Ghana​) e Betty Apple (da Taipei, Taiwan); Wintering: come resistere alla glaciazione del Fus (e altri dinosauri), incontro con i giovani gruppi della sezione Begin Anywhere coordinato da Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande; Biofiction_uno spazio per sirene streghe e uova a cura di Anna Antonio Ferrante e Ilenia Caleo insieme a Maddalena Fragnito, Beatrice Busi e Federica Timeto. Infine, il progetto ERRANTE_sentieri dialoghi visioni ideato e curato da Valentina Buldrini e Marta Lucchini, prevederà camminate mattutine lungo il Fiume Marecchia, tra Rimini e Santarcangelo.

Per concludere, una giornata molto particolare sarà quella di lunedì 12 luglio, denominato il Free Flow Day: ciò che lo caratterizza è la totale mancanza di un programma, configurandosi così come una giornata totalmente libera e quindi aperta a tutte le proposte spontanee ed estemporanee di artisti e pubblico.

Info: www.santarcangelofestival.com, info@santarcangelofestival.com, 0541 626185