I colori dell’autunno e le atmosfere delle campagne romagnola risplendono sotto il sole che illumina il centro storico di Càsola Valsenio: a partire dal 9 ottobre torna la tradizionale Festa dei Frutti Dimenticati, due weekend (9-10 e 16-17 ottobre) all’insegna della sana alimentazione, semplice e naturale come quella di un tempo.
La Festa dei Frutti Dimenticati è ormai una tradizione che conta diversi anni: dal 1992 oltre cinquanta bancarelle accolgono i frutti di stagione, dalle mele rosa e limoncelle alle pere volpine e angeliche, dalle nespole ai cotogni, dalle sorbe alle corbezzole, dalle giuggiole alle mele gelate. E ancora le pere more, i prugnoli e così via. Tutti frutti proposti ai visitatori direttamente dagli agricoltori casolani, al naturale o cotti nelle tante maniere sollecitate dalla fame ed anche lavorati, come il brodo di giuggiole, la salsa di prugnoli, la confettura di rosa canina o la gelatina di melograno.
Una vera e propria chicca della Festa è la vendita, accanto ai frutti, delle piante che offrono la possibilità di poter raccogliere direttamente i loro frutti nel proprio orto o giardino. Non si tratta di piante qualsiasi, bensì di quelle che un tempo si trovavano presso le case coloniche o sparse nei campi, i cui frutti sono stati spazzati via e dimenticati dopo l’ultimo dopoguerra: pere scipione, uva albana, pere volpine, mele durelle, nespole e pere broccoline.
Ad arricchire la proposta della Festa, accanto al Grande Mercato, sono le diverse iniziative collaterali che ne accentuano la specializzazione e la qualità: musica, arte e spettacoli animano questi due weekend con proposte per grandi e piccini. Mentre i più piccoli potranno dilettarsi con i giochi in legno nella Piazza dei Giochi Dimenticati, tra la pista Campionato delle Trottole, la ludoteca itinerante, il laboratorio di costruzione delle trottole con materiali di riciclo e tanto altro, i più grandi potranno prendere parte a numerose altre attività culturali. Potranno, ad esempio, ammirare la mostra Dame d’autunno, che raccoglie tutte le bambole che ogni anno l’artista casolana Ivana Poli dedica alla Festa, costruendole utilizzando i numerosi elementi autunnali che la natura offre: foglie, rami, frutti e piante. O ancora prendere parte al laboratorio di Acquerello Botanico a cura della pittrice botanica Anita Frison.
Nello specifico, nelle giornate di sabato 9 e sabato 16 ottobre sarà possibile partecipare alla degustazione guidata Profumi, sapori e segreti dei Frutti Dimenticati, un racconto ricco di aneddoti atti a svelare la vera natura delle varietà antiche di frutta, simbolo di una vita rurale perduta nel tempo (Piazza Oriani, ore 16). In programma invece domenica 10 ottobre il corso pratico per realizzare il proprio centrotavola di fiori freschi ed elementi autunnali all’interno della regina dell’autunno, la zucca, con a seguire assaggi golosi della cucina veg dello Chef Francesco Montefiori. In entrambe le domeniche di Festa sarà invece possibile prendere parte alla Degustazione da Vitigni Dimenticati e Canzoni d’Autore, un’inconsueta degustazione di vini eccezionali accompagnata dalla voce e dalla chitarra del musicista casolano Luca “Lisca” Geminiani (Piazza Oriani, ore 15.30) o, ancora, all’escursione alla Grotta della Tanaccia, con partenza alle ore 8.30 da Piazza Oriani.
Atmosfere, sapori, profumi, colori e conoscenze sorprendenti assorbono i visitatori della Festa regalandogli quattro giorni che riempiono il palato, gli occhi e la mente, portandolo a conoscere o ritrovare un’alimentazione più salutare e variegata e a riannodare il legame con un passato.
Info e prenotazioni attività: casolaromatica.it/eventi-2-riga/frutti-riscoperti/