E’ uscito in questi giorni, distribuito da Audioglobe, Parole Leggere, il primo disco di Martino Chieffo, nostro storico collaboratore con la rubrica “Diario di un lettore”
Figlio d’arte, suo padre Claudio Chieffo è stato un notissimo cantautore di area cattolica, tutt’oggi fra i più cantati del mondo. Ma il percorso delle Parole Leggere di Martino è un percorso dentro e fuori l’area di fede e di militanza in cui ha passato l’infanzia e la giovinezza, di cui il padre è stato portavoce per tutta la vita.
Un percorso di coscienza e di identità, delicato, spesso anche doloroso, che finisce per orbitare altrove, non senza ripensamenti, non senza malinconie e dubbi, che sceglie di cercare luce in una raffinata poetica in chiaroscuro, quella degli incontri e delle piccole cose.
Martino affronta i temi chiave della propria formazione, senza scontri ma con immagini risonanti.
“Questo è il mio primo disco e parla della mia vita. – ci ha detto Martino Chieffo – Senza giudizi, senza rabbia. E senza rimpianti. Con le mie parole, leggere. E sincere più che posso. Racconto delle storie. Con le parole che riesco a trovare. Con le note che arrivo a fare. L’ho registrato con degli amici in un posto magico in mezzo alla campagna tosco romagnola. Come una volta, tutti insieme in una stanza, con il crepitio del fuoco che si confonde con il ronzio degli amplificatori a valvole”.
Il disco è una sorprendente serie di acquerelli delicati, di impronta folk, ispirati e spesso commoventi. Vicini, come suono, a molte delle migliori produzioni americane dell’ultimo decennio.
Il disco è stato prodotto al Crinale, il nuovo spazio creativo fra Brisighella e Modigliana, inciso con un team di musicisti di esperienza internazionale, e missato a valle da Franco Naddei e Roberto Villa allo studio L’Amor Mio Non Muore di Carpena (FC).