Casa Fellini, un luogo d’arte e magia aperto a tutti

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Uno spazio dove l’arte fa da padrona, aperto alle idee e alla condivisione di visioni e di sguardi. Un luogo magico che sorge proprio lì dove la magia ha preso forma nella mente di un grande Maestro: è questo il progetto che vede coinvolta Casa Fellini, la casa dei nonni del grande Maestro di cinema situata a Gambettola che quest’estate inaugurerà con una nuova gestione a cura dell’associazione di promozione sociale Caracò di Bologna.

«L’idea nasce dall’altro mio socio e direttore artistico, Adriano Sforzi: ci siamo incontrati virtualmente durante la pandemia e abbiamo iniziato a ragionare nel cercare un luogo dove poter aiutare gli artisti del mondo del cinema, quindi autori e sceneggiatori, e gli artisti di teatro, in particolare circense, nell’avere uno spazio residenziale dove potersi confrontare e dove potersi scambiare tutta una serie di buone partiche», racconta Alessandro Gallo, presidente di Caracò. «Da qui nasce l’idea che ha poi ha avuto la possibilità di incontrare un’amministrazione pubblica come quella di Gambettola nelle vesti del Sindaco e dell’Assessore alla cultura che avevano anche loro una stessa visione per casa dei nonni del Maestro Fellini. Ci hanno dato la possibilità di sederci attorno a un tavolo e di iniziare un lungo percorso durato oltre due anni di co-progettazione attorno a questa nostra idea folle».

Un’idea folle, dunque, che però diventa realtà: una casa aperta a tutti, autori, sceneggiatori, circensi, maestranze e semplici appassionati, invitati a «viverla proprio così come l’ha vissuta il Maestro Fellini: sognando di fondere due linguaggi che sono quello cinematografico e quello circense», continua Gallo. «Tutti i percorsi educational che ci stiamo immaginando saranno aperti a chi non può permettersi di fare una scuola di cinema o un percorso seminariale di teatro: ci saranno percorsi residenziali dedicati alle maestranze e percorsi formativi dedicati al cinema e al circo. Le persone potranno vivere la casa perché è di libero accesso. A questo proposito stiamo cercando anche tutta una serie di partner pubblici e privati che ci possano sostenere e rendere quello spazio vivo e soprattutto pubblico. Abbiamo anche un’importante partnership con la famiglia Tonni e stiamo intavolando tutta una serie di partnership con altre famiglie circensi perché un’altra delle nostre idee folli è quella di metterle tutte attorno a un tavolo, lì proprio dove il Maestro ha sognato che questo accadesse».

La magia non si fermerà però all’interno di quelle mura, ma esploderà al di fuori nel cortile, per poi essere portata in giro per il resto del Paese, come un grande circo ambulante: «monteremo uno chapiteau, proprio lì nel giardino di casa. La nostra idea è quella, entro il prossimo biennio, di costruire uno spettacolo magico: andare in tournée in tutto il mondo con una sorta di Casa Fellini Circus. Quindi portare la magia e il mondo di Fellini ai più piccoli di tutto il mondo. L’idea è quella di arrivare sul territorio, attivare percorso educational per le scuole e concludere poi portando i ragazzi nello chapiteau che monteremo in qualsiasi buco remoto di questo Paese, dove potranno assistere a quello che hanno fruito attraverso percorsi di audience development, quindi di esercitazioni allo sguardo».

In questo sogno che si fa realtà Casa Fellini diviene una bottega culturale di confronto tra generazioni. Un luogo non-luogo, uno spazio le cui mura si dilatano fino ad abbracciare tutto il Paese e, perché no, il mondo intero.