San Valentino: alcune idee di regali romagnoli

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“Tutto l’universo obbedisce all’amore” quale migliore spunto della musica di Franco Battiato per parlare di San Valentino? Seguiamo le orbite culturali e, volando oltre l’imperante superficialità della festa consumistica, proviamo a dare qualche dritta per un pensiero “bello” davvero.

Un po’ di buon senso, insomma, nel regalino da dedicare a chi incarni per noi il sentimento principe di tutta l’essenza umana. A voler stare sul concreto, si trovano cose interessanti negli scaffali dell’Equo e Solidale, come nei negozi Bio.

Cosmetici, profumi, accessori e vestiario, libri alternativi, curiosi prodotti alimentari… c’è davvero l’imbarazzo della scelta, con proposte originali e dal basso impatto ambientale.

Altro suggerimento può essere rivolgersi alle botteghe artigiane locali, e la creatività dalle nostre parti abbonda. Ceramica faentina e stampe a ruggine, per esempio: ogni cosa ha una sua storia, un sapere che sta nelle radici profonde e talvolta poco conosciute. Come, forse non tutti lo sanno, a Tredozio dove dal 1924 si fanno stupendi stivali in cuoio, apprezzati in tutto il mondo pure da cavalieri e amazzoni olimpionici. E potrebbe essere un regalo prezioso perfino un rosario, peculiarità di Cusercoli che dai primi anni ’30 ha trasformato oggetti di tradizione devozionale in ricercate opportunità decorative con perizia e materiali pregiati. Cercate, innamorati d’ogni dove, cercate…

Impossibile esaurire il capitolo “tipicità a tavola”. L’Emilia-Romagna fa letteralmente scoppiare i siti dedicati all’Italia tutta, per cui l’unico consiglio che ci si sente di dare è quello di assecondare i gusti del/della partner e, dieta o non dieta, ogni tanto concedersi la meritata, misurata eccezione. Visitando sul web Casa Artusi, di spunti poi se ne trovano tanti. Una storia d’amore golosa di casa nostra, comunque, in onore del 14 febbraio si può raccontare.

C’era una volta la merenda con pane e cioccolato. Chi l’ha provata sa quant’era buona! Con quel ricordo, due fratelli cioccolatieri di Forlì hanno voluto ricreare l’esperienza, fino a scoprire che l’ingrediente segreto non era lontano da casa. Prova e riprova, oltre vent’anni fa ecco la coppia perfetta: cacao d’altissima qualità e sale ‘dolce’ di Cervia. Tavolette e praline eccezionali, da gustare col pane insipido o da sole, premiatissime, invidiatissime… e scopiazzate. La cioccolata al sale finisce, com’è logico, in tribunale, e l’Amore trionfa nonostante il “Don Rodrigo” di turno sia veramente una potenza assoluta. Le date sulle fatture della prima fornitura cervese non si discutono, il diritto d’autore è innegabile. La condanna fu il ritiro dal commercio del ciocotarocco ed il divieto di riproduzione per dieci anni. Così, nel frattempo, gli artigiani romagnoli hanno meritato altri riconoscimenti, allargato la ‘famiglia’ con mille nuove delizie, si son fatti conoscere come meritano. E lavorano felici e contenti, con tante ottime idee-regalo anche per chi si ama.

Per chi voglia stupire “l’altra metà del cielo”, ci può stare qualcosa di diverso dal pacchetto col fiocco, cioè offrire un’esperienza. Nulla di più prezioso, ovviamente, del tempo: donarsi reciprocamente una vera parentesi, spazio dedicato per conoscersi perché la vita ci cambia continuamente, cosa che andrebbe praticata ben più spesso della ricorrenza annuale ritrovando le premesse e rinnovando le promesse d’amore. In ogni centro termale avanzato, intanto, si trovano percorsi-salute di coppia che rigenerano e, il più delle volte, si chiudono con romantiche cenette convenzionate. Ma il chiaro di luna può essere goduto addirittura all’aperto, nella magia della natura anche sulla neve: sul sito  travel emiliaromagna.it sono disponibili diverse passeggiate con le ciaspole nella serata di San Valentino. La guida escursionistica Riccardo Raggi, per esempio, organizza un giro sul tramonto di Campigna alla portata di tutti (info Romagna Trekking, tel. 347 0950740, costo 15 euro).

E ancora: un bel film al cinema, una visita in libreria, una poesia d’autore, uno spettacolo teatrale possono far da spunto di conversazione o riflessione. Le proposte di qualità “a chilometro zero”, dalle nostre parti certo non mancano; se nell’amore -per un’altra persona o per la vita comunque- non si mette fantasia, che razza di rapporto noioso è?

Ma non sempre si trovano le parole, e succede anche tra persone che condividono pezzi di vita da molto tempo. Quindi, almeno per favorire l’atmosfera giusta, ci si può affidare al linguaggio più profondo ed universale che esista: la musica! Accendere candele profumate, allora, condividere ascolti che sappiano creare benessere diventa un’altra proposta per San Valentino tutto l’anno.

La scelta è infinita. A partire da un Mozart qualsiasi, soprattutto la Sonata K 448 che si è rivelata capace di riallineare mente e corpo, fino ai suoni della natura ed a brani studiati per favorire meditazione e rilassamento. Basterà digitare “suoni per stare bene” o “432 hz” e salteranno fuori molte ottime proposte. Una delle più recenti è quella del musicista romagnolo Fabrizio Fabiani, i cui brani ricamano sulla vibrazione ancestrale in cui siamo totalmente immersi. Noi stessi ascoltatori, quindi, possiamo veder svaporare le ansie e tornare ad essere persone che ragionano col cuore. Pare sia chi vive e agisce sapendo che ciò che davvero conta è quel che non si vede né si misura ma è talmente forte che poi, come si diceva all’inizio, “tutto l’universo obbedisce all’amore”.

Buon San Valentino a tutti.

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