Fausto Paravidino e Rocco Papaleo in Peachum. Un’opera da tre soldi

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Peachum - Fausto Paravidino e Rocco Papaleo ©Luca Guadagnini

 

Fausto Paravidino riscrive l’epopea a rovescio dell’antieroe di Brecht: il suo nuovo spettacolo, Peachum. Un’opera da tre soldi, è atteso al Teatro Bonci di Cesena dal 10 al 13 febbraio. L’autore e regista è in scena nel ruolo di Mickey, antagonista di Peachum, qui un commerciante senza scrupoli oltre che il re dei mendicanti, interpretato da Rocco Papaleo. I due artisti sono alla loro prima collaborazione teatrale.

L’opera da tre soldi, la più rappresentata e conosciuta di Brecht, debuttò nel 1928; si rifà alla Beggar’s Opera di John Gay (XVIII secolo).  A quasi cento anni di distanza, Paravidino presenta un testo quanto mai attuale, di forte critica verso la società. «Peachum è una figura del nostro tempo più ancora che del tempo di Brecht» scrive. «Dipende dal denaro senza neanche prendersi la briga di esserne appassionato. Non è avido. Non ambisce a governare il denaro, è governato dal denaro. Come un politico. Come un amministratore delegato, non più Rockfeller ma Marchionne, gente che il denaro lo fa per la salute del denaro non più per la propria».

Anche in questa nuova versione della storia succede ciò che accadeva nell’Opera di John Gay riscritta da Brecht, così come nel Sogno e nell’Otello di Shakespeare e in moltissime fiabe: a un padre portano via la figlia. Il padre la rivuole. Brecht ci dice che la rivuole perché gli hanno toccato la proprietà. Non altro.

Peachum ha due negozi, uno bianco e uno nero. In quello bianco comprano i bianchi, in quello nero lavorano i neri. Quando sua figlia si innamora di un nazi, forse proprio quello che ha tagliato la testa a uno dei negri di Peachum, di certo uno di quelli che il sindaco ha blandito perché voleva anche i voti delle curve più violente dello stadio, lui se la deve riprendere. Scoprirà che ci sono cose che i soldi non possono comprare. Tipo sua figlia. E sarà una bruttissima sorpresa.

Le avventure di Peachum sono un viaggio in un mondo fatto di miserie: la miseria dei poveri, la miseria di chi si vuole arricchire, la miseria di chi ha paura di diventare povero.

Audiodescrizione Teatro No Limits
La replica di domenica 13 febbraio sarà audio descritta: l’iniziativa si svolge nell’ambito del progetto del Centro Diego Fabbri di Forlì “Teatro No Limits”, che consente alle persone con disabilità visiva di partecipare agli spettacoli potendo apprezzare a pieno tutti gli aspetti della messa in scena. Informazioni e prenotazioni: Centro Diego Fabbri di Forlì info@centrodiegofabbri.it – tel. 0543 30244.

 

10 – 13 febbraio, da giovedì a sabato ore 21 | domenica ore 15.30 – Teatro Bonci, Piazza Guidazzi, Cesena – biglietti da 26 a 8 euro – info@teatrobonci.it