Al via Scritture di Frontiera a Ravenna

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Nadeesha Uyangoda

Ci sono diverse strade che si possono intraprendere per affrontare i delicati temi che ruotano intorno al concetto di intercultura. Scritture di Frontiera, il progetto nato dalla collaborazione di ScrittuRa festival e l’Assessorato all’Immigrazione del Comune di Ravenna nell’ambito di Territori Comuni, sceglie la letteratura e la narrativa come terreno di riflessione e dialogo tra il pubblico e alcune autrici di fama nazionale e internazionale.

Si parte martedì 29 marzo presso la Biblioteca Classense di Ravenna in compagnia dell’illustratrice e graphic-journalist Takoua Ben Mohamed, autrice di Il mio miglior amico è fascista (Rizzoli) con il quale denuncia pregiudizi, stereotipi e razzismo, ma anche un percorso di crescita e amicizia. La protagonista è la giovane Takoua, iscritta al primo anno di superiori. Takoua è di origine tunisina, è musulmana, porta il velo, vive nella periferia di Roma ed è tormentata d Marco, il giovane bulletto che si professa fascista e che si ritrova come vicino di banco. Andare a scuola diventa per Takoua un tormento e la vicinanza con Marco una vera e propria guerra.

Takoua Ben Mohamed

Mercoledì 30 marzo è il turno di Maria Pia Ammirati che presenterà il suo Vita ordinaria di una donna di strada (Mondadori), la storia della bellissima sedicenne Nadia, nata e cresciuta nella campagna a nord di Bucarest. Ripudiata dalla famiglia per aver vissuto liberamente la sua sessualità, Nadia viene prima venduta come promessa sposa, poi ceduta a “protettori” brutali e feroci.

Maria Pia Ammirati

A chiudere il ciclo di appuntamenti sarà mercoledì 6 aprile la scrittrice e giornalista Nadeesha Uyangoda con il suo L’unica persona nera nella stanza (66thand2nd). Una storia che cerca di fare luce sui concetti di razza e di razzismo in Italia. Concetti difficili da cogliere che si palesano in tutta la loro forza quando tu non sei l’unica persona nera in una stanza di bianchi. Quell’unica persona è chi si è sentito dire troppe volte che «gli italiani neri non esistono».

Dal 29 marzo al 6 aprile, Scritture di Frontiera, Biblioteca Classense Ravenna