20MCZ IL VENTENNALE DEL MUSEO CARLO ZAULI

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Nel 2022 si festeggiano i primi venti anni del Museo Carlo Zauli, nato a Faenza pochi mesi dopo la scomparsa di Zauli, tra i ceramisti scultori più importanti del Novecento. In occasione del ventennale, il Museo Carlo Zauli ha ideato 20MCZ, un intenso programma per valorizzare la figura di Carlo Zauli unendolo alle sperimentazioni contemporanee attraverso mostre, eventi, workshop, e progetti. Nelle giornate del 28 e 29 maggio, il Museo Carlo Zauli organizza Metamorfosi, la festa con cui si celebrerà la nascita del museo, avvenuta nel maggio 2002. A cura del Collettivo NN – nato nel 2021 e attivo nel campo dell’arte contemporanea e della ricerca visiva sociale, intersezionale e antispecista – l’evento intende leggere i vent’anni di attività del Museo come un processo in continuo mutamento. La festa del ventennale è anche un’occasione per continuare a indagare la trasformazione, a partire dall’ecosistema che ci circonda. Al processo di cambiamento antropocentrico si vuole opporre quello della metamorfosi, inteso come principio di vita e di relazione che attraversa e lega ogni forma vivente in un tutto organico. La metamorfosi implica dunque l’esistenza di un principio di equivalenza, di convivenza e di cura, secondo il quale la pluralità degli organismi viventi è parte dello stesso continuum.
La festa del ventennale vuole “cambiare il nostro sguardo” partendo dalla memoria e dalla reinterpretazione della produzione ceramica di Carlo Zauli.

Sabato 28 maggio, la festa inaugurale si comporrà prima di un momento performativo al Museo Carlo Zauli e a seguire di un concerto-djset al Clan Destino.

Si parte alle ore 21.45 con L’animale nella fossa, una sound-performance di Gaia Ginevra Giorgi nel cortile del Museo Carlo Zauli: un archivio poetico-sonoro che convoca le materie sottili e l’impossibilità di museificazione dei ricordi. Negromantica, hauntologica e analogica, sarà un’esperienza immersiva e trasversale, tra musica concreta, post-reading e pratiche dell’ascolto attivo. Gaia Ginevra Giorgi è poeta, sound-artist, drammaturga e performer. Ha pubblicato “Manovre segrete” (Interno Poesia, 2017) e “L’animale nella fossa” (Miraggi Edizioni, 2021). La sua ricerca si orienta verso le possibilità generative della poesia intercodice e della riscrittura del paesaggio, attraverso pratiche di registrazione e ricombinazione che lavorano sull’attraversamento e sui motori affettivi: sperimenta vocal soundscapes, e studia i rapporti tra testo, voce, nuovi dispositivi elettronici e spazio architettonico, realizzando progetti site-specific. Co-curatrice di Walk So Silently That The Bottoms of Your Feet Become Ears (Fango Radio), ha ideato e co-realizzato RADURA (Vertical Music, 2022), una performance sonora partecipativa. Co-fondatrice e membro dei collettivi EXTRAGARBO e Call Monica, ha lavorato come autrice, performer e drammaturga per diversi spettacoli e progetti performativi.

Alle ore 23 al Clan Destino si esibirà Avalon Tsegaye, in arte AVEX, un rapper nato in Italia ma cresciuto ad Addis Abeba, in Etiopia. Dopo aver trascorso nella terra di origine i primi vent’anni, durante i quali frequenta una scuola italiana e impara l’italiano, l’amarico e l’inglese, nel 2016 AVEX si trasferisce a Bologna e nei 6 anni successivi trova il suo spazio nella scena locale. I suoi testi si caratterizzano per l’intreccio delle sue tre lingue, il suo stile per la versatilità con cui passa dal freestyle urbano al palco.

mezzanotte sarà a volta di Girovelle Psicotroniche, una crew di selektor (dj) e produttori di musica elettronica formatosi nel 2020, risorti dalle ceneri di vari collettivi (bologna elettrica, futuro dancefloor), per organizzare concerti, feste e altre forme ibride di aggregazione legate alla musica elettronica. Membri del collettivo sono i djs/produttori tabache, POL, nostromo bonelli, FLAW, bech. Nel 2022 con la release Cybercaravaggio/Teknoboschano EP di Nostromo Bonelli, Girovelle Psicotroniche diventa anche etichetta discografica. Missione dell’equipaggio psicotronico è scatenare, attraverso le waves piú recondite ed egregie in loro possesso, catartiche danze cybertribali.

Domenica 29 maggio alle ore 18 presso il Parco Bucci di Faenza sarà inaugurata l’opera pubblica di Giulia Dal Monte e Isabela Benavides, vincitrici dell’open call Metamorfosi, ideata dal collettivo NN. Per l’occasione, si terrà anche un talk e un evento performativo.

La call nasce con l’obiettivo di individuare un progetto artistico che si inserisca nello spazio pubblico della città di Faenza (Parco Bucci), al fine di creare un ponte tra il Museo Carlo Zauli e la città, ponendosi in continuità con la presenza delle opere di Carlo Zauli negli spazi cittadini.

Il progetto vincitore, Armonia Mundi, è stato prodotto dal Museo Zauli con la collaborazione tecnica di Aida Bertozzi, docente ceramista e collaboratrice del Museo e con Padovani Maioliche d’Arte Faenza. L’opera, intesa come principio armonizzante, intrinseca interconnessione che si instaura tra ogni abitante del pianeta, vivente e non vivente, si compone di due bocche in ceramica smaltata, ispirate alle forme della spugna barile e alla reinterpretazione dell’opera di Carlo Zauli. Armonia Mundi è un filtro che invita e favorisce l’ascolto, che valorizza la creazione di nuovi rapporti e di processi relazionali paritari. L’inaugurazione dell’opera avverrà nel contesto di una tavola rotonda negli spazi del Parco Bucci. Le artiste, il collettivo NN e il Museo Carlo Zauli si metteranno in dialogo con gli autori di Lay0ut magazine, attivo nella scrittura critica, traduzione e ricerca visuale.

Il duo artistico Giulia Dal Monte/Isabela Benavides si consolida in occasione dell’elaborazione dell’opera Armonia Mundi. La loro ricerca si basa sull’ibridazione tra campi diversi, spaziando dalla pittura, alla scultura, all’audiovisivo, fino all’architettura e alla dimensione ambientale. Il rapporto tra uomo e natura è l’elemento d’indagine che stanno esplorando e risulta essere la chiave per la crescita personale e lo sviluppo del loro linguaggio espressivo.

Alle ore 20, sempre all’interno del Parco Bucci, si terrà Il mio corpo la terra muta, performance di Gina Bellomo e Flavio Bertolino che vuole coinvolgere il pubblico nell’acquisizione della consapevolezza più grande: la perpetuità della metamorfosi, il suo valore materico e fonico, l’accordo dei ritmi, l’interdipendenza tra lo spazio e i corpi, l’energia fisica e spirituale. Per condividere tale conoscenza con gli spettatori, non solo essi verranno messi a parte di azioni concettuali che si riferiscono al processo, ma verranno anzi chiamati a prendere parte alla performance ed esortati a prendere atto dell’interconnessione tra uomo, spazio e linguaggio. Entrambi originari di Canicattì, in provincia di Agrigento, Gina Bellomo e Flavio Bertolino sono due artisti emergenti di 25 e 19 anni. Formatisi sotto la guida del pittore informale Salvatore Marrali, da circa cinque anni studiano insieme grafica, pittura e performance presso la sua scuola, una realtà indipendente unica nell’agrigentino. Si formano come duo artistico nel 2020, quando collaborano al progetto performativo _PART_, primo atto di una trilogia in fieri presentato in occasione del finissage della mostra instabilequilibrio di Marrali, progetto al quale decidono di lavorare insieme con intenti e necessità espressive comuni. Malgrado la loro formazione sia molto differente e i due siano anche artisti indipendenti, Bellomo e Bertolino trovano nella performance un punto di incontro, un crogiuolo dove mettere in comune conoscenze, esperienze e gestualità diverse al fine di creare azioni d’impatto in cui le personalità oscillano tra prossimità liminale e commistione. Il duo artistico partecipa dunque a una comune ricerca, basata principalmente sui differenti approcci relazionali, sul trauma/cura del soggetto nell’incontro con l’altro, sul rapporto tra i corpi, i materiali e l’ambiente a livello sensoriale e acustico, sulla ri-semantizzazione di oggetti e atmosfere simboliche.

Per il programma completo del Ventennale (in aggiornamento) clicca qui

28 – 29 maggio 2022

Faenza , Museo Carlo Zauli, via della Croce n.6 | 48018 | (RA)

Informazioni e prenotazioni museocarlozauli@gmail.com | +39 333 8511042

Il Museo Carlo Zauli è aperto: Martedì e giovedì dalle 14,00 alle 17,00; Mercoledì, Venerdì e Sabato dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15.00 alle 18.00 in giorni da concordare oltre ad aperture straordinarie in occasione di tutti gli eventi.