Beaches Brew, tra MAR e Hana-Bi

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Per la sua seconda giornata, martedì 7 giugno, il festival Beaches Brew si sposta nella sua sede naturale della spiaggia dell’Hana-Bi a Marina di Ravenna, ma sul percorso c’è tempo per un evento speciale al MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna, ossia il set in solo site specific di Ben Shemie dei SUUNS. Dalle 20 invece all’Hana-Bi si potrà ascoltare l’elettronica catartica di Vera Di Lecce,  il groove del duo statunitense Model Home, i ritmi afro-caraibici di Kelman Duran, l’esplosiva coppia ugandese composta da Otim Alpha e Catu Diosis, i cui rispettivi set saranno presentati da Nyege Nyege (collettivo fondato nel 2013 a Kampala che promuove la musica di artisti africani). A chiudere, l’aftershow con il dj set di Cemento Atlantico.

Sempre esplorativo e meticoloso, Ben Shemie percorre un’attività solista basata sulla performance che comprende pratiche sonore sperimentali che integrano escursioni freeform e musica compositiva maggiormente strutturata: virando verso la classica, l’arte radiofonica, le nuove tecnologie e tutte le metodologie di altre indagini d’avanguardia. Meglio conosciuto come cantante e chitarrista dei SUUNS, Shemie vanta anche un background nella composizione classica moderna e nella performance sperimentale. Un fascino per la musica ha ampliato il suo suono per fonderlo con le convenzioni di molti generi. Sempre curioso, cerca nuovi progetti concettuali e modi di trasmissione sempre più complessi per la sua anima musicale inquieta.

Maestro di arpe tradizionali adungu e nanga e cantante, Otim Alpha ha iniziato la sua carriera musicale nelle cerimonie nuziali nella sua città natale di Gulu ed è uno dei pochi musicisti a tramandare e preservare le tradizioni popolari di Acholi. Un po’ come Omar Souleyman che esegue canti nuziali siriani con synth e drum machines, nel 2001 Otim Alpha e il produttore Leo Palayeng hanno preso la tradizionale musica nuziale Larakaraka degli Acholi del Nord Uganda e del Sud Sudan e l’hanno riadattata con software per computer, sintetizzatori e ritmi di batteria elettronica. Il risultato fu una nuova versione elettronica iperfrenetica nota come Acholitronix. Da allora i suoi concetti pionieristici hanno ispirato una microscena, sintetizzando suoni elettronici e strumentazione tradizionale in un genere poliritmico frenetico, pronto per la follia della pista da ballo. Le sue pubblicazioni recenti includono la raccolta di successo acclamata dalla critica “Gulu City Anthems” su NNT (2017). Otim Alpha è stato anche protagonista di due progetti con il collaboratore e amico di lunga data Jesse Hackett (Gorillaz, Owiny Sigoma Band): i recenti “Metal Preyers” (NNT, 2020) e “Ennanga Vision” (Soundways 2018) con la canzone “Otim’s War”. ‘.

Model Home (Nappy Nappa e p cain) di Washington D.C. utilizzano un approccio a ruota libera e improvvisato per comunicare le proprie idee. Le loro combinazioni mentali raccolte in un unico take attualmente contano 19 relese solo per Bandcamp, una compilation, un LP completo e numerosi mixtape. Nel complesso, il loro catalogo forma un diario sonoro, non filtrato, immediato e spesso ampliato. I Model Home creano e documentano la propria musica con un ritmo intimidatorio. Il suono è simile a quello di David Tudor che incontra African Head Charge con un 808 e un rapper, rovesciando il groove sullo sperimentalismo industriale. Model Home è un’evoluzione della visione che amplia le possibilità di comunicazione proprio nel momento stesso. I Model Home hanno collaborato con molti artisti degni di nota fra i quali Mike Bernstein (Double Leopards), Dolo Percussion (Future Times), Robin Stewart (Giant Swan), Luke Stewart, Dreamcastmoe e Phew.

La prima volta che Kelman Duran è stato invitato a suonare a una festa, ha aperto il set con “Suicidal Thoughts” di Biggie Smalls. Ora, con set decisamente più festosi, l’artista visivo e dj di origine dominicana ha conquistato le piste da ballo di tutto il mondo sin dal suo album di debutto 1804 KIDS (2017). La sua musica è una fusione senza compromessi di ritmi afro-caraibici con suoni contemporanei. Nelle mani di Kelman, reggaeton, kuduro, hip-hop e dancehall come li conosciamo sono decostruiti per lasciare il posto a ritmi eterei.

La produttrice e DJ ugandese Catu Diosis è puro amore, energia e bei momenti. I suoi set puntano a trasformare la pista da ballo in una pentola bollente di vibrazioni. Sempre rumorosa e tropicale, sempre fortemente afro e bassy, dal kuduro al gqom e all’afrohouse, abbastanza dura da farti sudare ma sempre abbastanza leggera da farti sorridere. Nel suo tempo libero, Catu gestisce le feste razzle dazzle a Kampala e co-cura il collettivo di artiste dell’Africa orientale Femme Spirit. Tiene anche seminari di dj e produzione musicale in tutto il continente a giovani donne che fanno i loro primi passi nell’industria musicale. Catu ha fatto esplodere sia la Boiler Room che il palco principale del Nyege Nyege 2019 portando nei suoi DJ e live set una routine di ballo eseguita dalla sua crew.

Vera Di Lecce è una cantante, producer e performer pugliese, di base a Roma. Figlia d’arte, inizia ad essere conosciuta come voce femminile e danzatrice del gruppo di world music Nidi d’Arac. Dopo diversi anni nella band intraprende una carriera solista pubblicando un primo EP autoprodotto (Heavy Butterflies, 2012) e un LP (29 Seconds, 2015) al fianco di Martyn Heyne (Efterklang), uscito per l’etichetta romana Eclectic Productions. Nel 2017 escono i singoli “Mirror” e “30 Tree”, prodotti da Boris Wilsdorf nell’andereBaustelle Tonstudio di Berlino. Il sound accoglie contaminazioni elettroniche e collaborazioni con diversi musicisti della scena sperimentale italiana ed europea. Il 2020 segna l’inizio di un percorso di produzione autonoma, con la pubblicazione del singolo “Visarga”, concepito per la compilation Klaustrophobie, firmata Klang Roma. Segue l’EP “Fragments”, co-prodotto con gli Entropia, duo storico dell’elettronica italiana, in cui Vera canta i versi della poetessa Saffo in versione inglese. “Painfall”, il singolo uscito a febbraio 2021, è il primo lavoro per l’etichetta americana Manimal Vinyl, che ha pubblicato album di debutto di Bat For Lashes, Warpaint, e molte altre uscite esclusive che vanno da Asia Argento a Yoko Ono. La sua ultima collaborazione invece, è il brano “Let’s get obsessed with reason”, creato a quattro mani con Plaster, e inserito nell’album “Blends”, uscito a marzo per Eklero. “Shellbone” è il secondo singolo uscito per Manimal Vinyl, seguito da “Truth”.

 

martedì 7 giugno ore 17 | MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna Ben Shemie CA live [special event] + ore 20 | Hana-Bi Nyege Nyege presents: Otim Alpha & Catu Diosis UG, Kelman Duran DO/US, Model Home US, Vera Di Lecce IT Cemento Atlantico IT [aftershow]