Garantito da noi: ERF porta Gabriel Prokofiev a Imola e a Forlì

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Martedì 6 settembre a Imola e il giorno dopo, mercoledì 7 settembre a Forlì, il compositore britannico Gabriel Prokofiev, quest’anno compositore in residence a Emilia Romagna Festival, presenterà in prima esecuzione integrale italiana Breaking Screens, progetto musicale che si caratterizza per una forte evidenza dell’elettronica.

Prokofiev avrà come compagni di viaggio il Quartetto Noûs, Zoe Canestrelli alla viola e Marcello Sette al violoncello.

A Imola sarà anche possibile, prima del concerto, effettuare una visita guidata all’Appartamento Rosso del Museo Diocesano (ore 19.45 – prenotazione a ERF 0542 25747).

Il programma prevede una prima parte con composizioni del primo decennio degli anni duemila come Howl per violino & electronics e Cello multitracks per violoncello & electronics, ma anche il suo primo quartetto e il suo “remix”. La seconda parte invece vede dar vita a composizioni più recenti, dei primi anni venti del XXI secolo: una Pastoral Reflections per sestetto d’archi, ispirata alla famosa Sesta Sinfonia di Beethoven (intitolata appunto Pastorale per il carattere bucolico che presenta) e composta in occasione del 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven, e una selezione di movimenti tratti da Breaking Screens, sempre per sestetto & electronics, brano che da poi il titolo a tutto il concerto.

Gabriel Prokofiev, classe 1975, compone musica che abbraccia e sfida le tradizioni classiche occidentali. La sua musica si muove tra l’espressività classica e l’uso di nuove tecnologie elettroniche ed è rappresentata nel mondo da fior di musicisti e da grandi orchestre americane ed europee. Con Emilia Romagna Festival, Prokofiev ha iniziato un rapporto di stima reciproca già dalla scorsa edizione del festival, in cui venne presentato un suo lavoro dall’Ensemble della Filarmonica della Scala e quest’anno si ripropone con un programma cameristico. Dopo gli studi musicali alle Università di Birmingham e York, insoddisfatto del mondo apparentemente isolato della musica classica contemporanea, Prokofiev ha sviluppato una carriera musicale parallela come produttore di danza, grime, elettronica e hip hop. Questo background nella musica dance elettronica combinato con le sue radici classiche, conferisce al suo lavoro un suono davvero unico e contemporaneo.

Il Quartetto Noûs si è formato nel 2011 e in poco tempo si è affermato come una delle realtà musicali più interessanti della sua generazione. Le sue coinvolgenti interpretazioni sono frutto di un percorso formativo nel quale la tradizione italiana si fonde con le più importanti scuole europee. Sempre attento ai nuovi linguaggi compositivi, il quartetto si cimenta in performance innovative come suonare a memoria e totalmente al buio. Ha all’attivo diverse collaborazioni con compositori contemporanei, partecipazioni a progetti trasversali con compagnie teatrali e di danza e premi e riconoscimenti prestigiosi.

Marcello Sette, classe 2000, comincia gli studi all’età di 7 anni al Conservatorio Piccinni di Bari e per tre anni consecutivi è nominato eccellenza del conservatorio. Vincitore nel 2017 del “Premio delle Arti” (1° Premio) presso il Conservatorio Verdi di Torino, lo stesso anno si esibisce in Russia ricevendo consensi unanimi dal pubblico e dal Direttore del Conservatorio di Mosca. In duo con la pianista Erica Sette, sua sorella, si è esibito ai Concerti di Mezzogiorno nell’edizione 2018 del Festival dei Due Mondi di Spoleto, dove gli è stata conferita una borsa di studio.

Zoe Canestrelli, classe 1995, è una giovane e talentuosa musicista che ha fatto esperienze come performer e camerista in Italia, Austria, Svizzera e USA. Ha all’attivo collaborazioni con l’Orchestra dell’Arena di Verona e l’Orchestra del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.  

 

martedì 6 settembre, ore 21 – Imola (BO), Chiostro del Palazzo Vescovile – mercoledì 7 settembre, ore 21 – Forlì, Sala del Refettorio Musei San Domenico