CAZALE: una valigia di ricordi da maneggiare con cura

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“Questo album vuole essere un dono fatto a persone che non ci sono più e alla loro memoria. Vite lontane, segnate da episodi singolari o di semplicissima quotidianità. 8 brani che sono la colonna sonora di ricordi e memorie di una famiglia, tramandati verbalmente, scritti e scolpiti negli oggetti, chiusi nei cassetti e tra le stanze di una casa bellissima e indimenticabile. Ricordare quelle vite fa bene al cuore e questo me lo ha insegnato mia zia, una persona che ringrazio e a cui è dedicato questo lavoro”.

The Aunt’s House è il titolo del nuovo lavoro dei Cazale, band romagnola, capitanata dal sassofonista Paolo Gradari (Amycanbe), con Marco Ditillo alla chitarra, Gionata Sartini al basso e Luca Mengozzi alla batteria.

Prodotto dalla label indipendente Open Productions, il quartetto di musicisti ci sforna un album degno dei migliori jazz club.

Mi vedo già seduta su una poltrona stile vintage sorseggiando un drink, luci soffuse, mentre ascolto queste melodie che spaziano dal jazz al post – rock, immensamente malinconiche ed essendo una persona inquieta è la colonna sonora ideale per la serata.

Otto pezzi che scorrono uno dietro l’altro, dove i cesenati oltre che ad avere un grande affiatamento riescono a trasmettere la passione e dedizione all’intero lavoro.

Così come la grande passione fra John Cazale, attore americano, (da dove deriva il nome della band) e Meryl Streep: “Erano splendidi da guardare perché diversi dagli altri, erano una coppia veramente eccentrica, una di quelle coppie che per strada ti giri a guardare, non perché fossero incredibilmente belli, ma perché erano loro due”.

Un amore perduto: John Cazale morì di cancro ai polmoni a soli 42 anni. 

Credo che nella vita di ognuno di noi ci siano persone che non sono più fra noi (in senso fisico), creando quel profondo vuoto che proviamo a colmare in qualsiasi modo.

Ascoltando questo disco non potrete sottrarvi ai ricordi passati, viaggerete indietro nel tempo, come se fosse ieri. 

Posso solo dire grazie ai Cazale per avermi fatto sanguinare il petto, piangere e sorridere allo stesso tempo. Perché questo è il potere della musica fatta con il cuore, riuscire ad emozionare l’ascoltatore e scatenare delle emozioni vere.

Se siete romantici, maledettamente tristi, bizzarri e anticonformisti questo disco fa per voi.

Cazale è una valigia di ricordi da conservare e maneggiare con cura.

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Cazale
The Aunt’s House
2022, Open Productions 

He Looked Like A Child
Dream in Color
The Son of The Farmer
Rex
Rosetta
The Actor’s Trunk
Microdance
The Front Line

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