DAVID TREMLETT. 2019 2020 2021 LAVORI SU CARTA

0
6
David Tremlett, My Places #14, 2019, pastello, polvere di grafite e collage su carta, cm 59x84 Courtesy l’artista e Galleria Studio G 7, Bologna. Foto Francesco Rucci

Allo Studio G7 continua la mostra dell’artista inglese David Tremlett (St.Austell,Cornovaglia,1945), alla quarta personale nella galleria bolognese.

Dopo l’ultima esposizione del 2008 che aveva visto l’artista creare un grande wall drawing capace di coinvolgere e idealmente riunire tutte le pareti dello spazio espositivo, in questo nuovo progetto l’architettura della galleria si fa metafora del tempo. In particolare, l’artista presenta opere inedite su carta realizzate tra il 2019 e il 2021.

È proprio questo l’intervallo di tempo che vede il lavoro di Tremlett mutare, spostando il cosiddetto “spazio delle idee” dalla dimensione del viaggio a quella dello studio. Se prima infatti l’artista rintracciava nel mondo e nelle lunghe di stanze nuove geometrie e architetture da formalizzare e presentare in spazi pubblici e privati, il nuovo modo di viaggiare ha visto lo studio d’artista e i luoghi d’Europa a Tremlett familiari diventare il centro del pensiero e del processo creativo.

Seguendo questo nuovo approccio al lavoro, la galleria è stata  divisa in tre momenti, idealmente testimoni dei tre anni – 2019, 2020, 2021- in cui l’artista ha dovuto allontanare la propria idea di viaggio dal processo creativo. Le opere su carta sono il risultato di una riflessione che attinge dal passato e, consapevole del presente, rivolge lo sguardo al futuro.

Come scrive Marinella Paderni, nel testo che accompagna la mostra: “Questa nuova mostra di David Tremlett nasce dall’esperienza particolare del confinamento, una condizione contro natura per l’artista, la cui pratica si è sempre mossa nella dimensione del viaggio quale esplorazione artistica e conoscenza diretta del genius dei luoghi, entrando in contatto con gli elementi ambientali, con la loro storia e le loro caratteristiche visive. Un modus operandi estremamente poetico dove all’incontro fisico con la materia del mondo segue un’elaborazione concettuale ed estetica degli spazi attraversati avvalendosi dei linguaggi della geometria, dell’astrazione, dell’architettura, capaci di rappresentare il processo del pensiero e dello sguardo rispetto all’anima dei luoghi”. 

Fino al 27 dicembre. Bologna, Galleria Studio g7, Via Val D’Aposa 4/a. Info & Orari: www.galleriastudiog7.it