Torna a Bologna Videoart Yearbook, l’annuario della videoarte italiana

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Giovedì 25 maggio dalle 17.30 alle 20 torna a Bologna, all’Auditorium del DAMSLab, la rassegna Videoart Yearbook L’annuario della videoarte italiana.

Il progetto, unico in Italia nel suo genere, è condotto quest’anno da un rinnovato gruppo di ricerca costituito da Renato Barilli, Piero Deggiovanni, Pasquale Fameli e Silvia Grandi.

L’intento della rassegna è di valorizzare la videoarte italiana selezionando ogni anno opere che spaziano dalla video-performance alla computer grafica, offerte al pubblico in un’unica sequenza, come una proiezione cinematografica.

La formula adottata quest’anno prevede, oltre alla storica selezione di quindici video, una seconda sezione dedicata a tre autori e autrici più volte presenti o rappresentati all’interno del Videoart Yearbook dalla sua creazione: Apotropia, Elena Bellantoni e Devis Venturelli.

 

 

Afferma Piero Deggiovanni: “La digitalizzazione di tutti i segnali analogici ha di fatto permesso agli artisti di superare ogni limite espressivo e di elaborare nuovi immaginari grazie alle immense potenzialità del software. Rotti gli argini di una certa ortodossia, o meglio, abitudine a pensare al video come oggetto, le produzioni monocanale hanno assorbito tecniche e linguaggi desunti da altri ambiti creativi come la grafica computerizzata o il montaggio cinematografico, mescolandoli liberamente, ma sempre entro l’alveo retorico dei linguaggi simbolici. Il risultato è una variegatissima area che ho definito della videodiversità di cui il Videoart Yearbook rappresenta un valido strumento di indagine e ricognizione”.

Pasquale Fameli, sottolinea che “anche quest’anno Videoart Yearbook riconferma la sua funzione di osservatorio sulla ricerca artistica italiana a confronto con l’immagine in movimento. Nel corso degli anni la rassegna ha raccolto un ampio repertorio di autori, molti dei quali presenti anche quest’anno, ai quali si aggiungono però nuove scoperte che permettono di valutare mutamenti e trasformazioni nell’approccio degli artisti al mezzo video. Ciò che emerge quest’anno è soprattutto l’interesse per la rielaborazione delle strutture narrative o illustrative più diffuse nel campo dei prodotti audiovisivi, probabilmente nell’idea che le connessioni tra sperimentazione e comunicazione debbano diventare sempre più strette, ma al tempo stesso fluide. Non si tratta infatti di un rapporto unilaterale, ma di uno scambio reciproco, volto a favorire differenziate aperture di gioco”.

Silvia Grandi anticipa alcune notizie: “Un accordo di collaborazione che verrà annunciato e spiegato più diffusamente dal Direttore artistico del MAMbo Lorenzo Balbi e dal Comitato curatoriale della rassegna Videoart Yearbook in apertura di serata. Un accordo molto importante che sostanzialmente prevede l’utilizzo di copie digitali di circa quattrocento opere video a fini espositivi all’interno del museo bolognese. Siamo infatti molto felici che questo progetto di partnership con l’Istituzione Bologna Musei prenda finalmente avvio, acconsentendo così al MAMbo di ospitare questa corposa raccolta di video d’arte italiana di sedici edizioni della nostra rassegna (2006-2023), per poterne garantire la conservazione e la divulgazione ad un pubblico più ampio”.

 

 

Gli artisti invitati sono: Apotropia, Basmati Video, Elena Bellantoni, Michele Bernardi, Sara Bonaventura, Rita Casdia, Citron Lunardi, Enrico Dedin, Silvia De Gennaro, Igor Imhoff, Salvatore Insana, Francesca Lolli, Marcantonio Lunardi, Carlo Magrì – Paola Samoggia, Lorenzo Papanti, Duccio Ricciardelli, Lino Strangis e Devis Venturelli.

Saluti iniziali di Roberta Paltrinieri, responsabile del DAMSLab del Dipartimento delle Arti.

Ospite d’onore di questa edizione Lorenzo Balbi, direttore artistico del MAMbo.

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giovedì 25 maggio, ore 17.30-20 – Auditorium del DAMSLab, P.tta P.P. Pasolini 5/b, Bologna – ingresso libero

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