Il racconto del Vajont è per tutti la voce e il corpo di Marco Paolini.
Lunedì 9 ottobre alle 21.15, nel 60esimo anniversario della tragedia del Vajont che costò la vita a circa 2000 persone, diventa VajontS 23, azione corale di teatro civile lanciata dallo stesso Marco Paolini e messa in scena in contemporanea in 130 teatri dall’Alto Adige alla Sicilia e anche all’estero. ERT / Teatro Nazionale – Teatro Bonci, in collaborazione con il Comune di Cesena, aderisce al progetto realizzando un proprio allestimento del famoso testo andato in scena 30 anni fa.
A Cesena, grazie al coordinamento artistico dell’attore e regista cesenate Michele Di Giacomo, attori professionisti e un coro di cittadine e cittadini portano sul palcoscenico del Bonci le parole di Paolini per evocare le vicende della diga del Vajont, della sorte di Longarone e degli altri paesi della valle del Piave e al tempo stesso per riflettere e ricordare l’alluvione che a maggio 2023 ha colpito la Romagna e in particolare la città di Cesena con l’esondazione del Savio.
Un racconto corale per guardare al futuro delle nuove generazioni ai tempi della crisi climatica.
In mezzo agli oggetti di una scenografia essenziale, un tendone sporco di fango e un’asta con un microfono fanno da cassa di risonanza per la domanda: “quando alla devastazione di un territorio si unisce la rabbia della popolazione, come possiamo riflettere sulla responsabilità umana nel costruire una nuova relazione con la natura? Quale sarà dunque il futuro di questa convivenza?”
Tutti i teatri che hanno aderito al progetto si fermeranno alle 22.39, l’ora in cui il 9 ottobre 1963 la montagna è franata nella diga, per un momento di silenzio condiviso.
Info:
Durata: 1 ora e 30 circa
Ingresso gratuito
È consigliata la prenotazione tramite la biglietteria del teatro o vivaticket.com