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Niente si sa, tutto si immagina.
[ Fernando Pessoa ]
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Io l’ho visto al Teatro Rasi di Ravenna il 29 gennaio.
Questa sera e domani sera Impronte dell’anima della Compagnia Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt è a Reggio Emilia, al Teatro Cavallerizza.
Lo spettacolo racconta lo sterminio delle persone con disabilità nel periodo nazista: “vite non degne di essere vissute”, secondo un’orrida definizione dell’epoca.
Ne ho parlato con l’autore e regista Antonio Viganò.
In alcune delle mie domande, l’audio è in certi momenti un po’ disturbato, a causa di qualche imprevista interferenza. Ma quel che dice Antonio vale certo un po’ di pazienza con qualche mio stridio.
Buon ascolto.
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