La Terra, vera Amica Geniale

L'Assessore Camillo Acerbi e il ricercatore Marco Olivieri

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Forse il nostro Pianeta non sta proprio bene bene perché gli esseri umani stanno perdendo un po’ il vero senso dell’amicizia. Se trattassimo la Terra con quell’affetto che è alimentato dalla conoscenza e dal rispetto, ben altro dai like e dalle ‘condivisioni’ dei contatti virtuali, forse -appunto – certi eventi ambientali sarebbero meno disastrosi.

L’INGV compie 25 anni e li festeggia raccontandosi in diversi eventi. A Cesena lIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, indubbiamente realtà autorevole tra quelle impegnate a diffondere i saperi essenziali per capire questa ‘casa comune’, promuove una serie di incontri per il prossimo fine settimana. Tra divulgazione ed approfondimento, durante i prossimi 27/28 e 29 marzo il mondo dell’Istruzione a vari livelli e la cittadinanza tutta potranno affinare la consapevolezza su com’è fatto/come si comporta l’astro in cui viviamo, quali sono gli strumenti di ricerca attivi nonché lo stato delle conoscenze. Esperti ed autorevoli contributi sono stati coordinati di concerto con Municipalità ed Archivio di Stato nella sezione cittadina nonché Istituto Tecnico “Garibaldi” e Campus universitario.

“Quando l’INGV ci ha proposto di organizzare questo evento – racconta l’Assessore alla Cultura Camillo Acerbi – abbiamo colto l’occasione perché solitamente quasi tutte le iniziative sono collegate all’aspetto umanistico. Negli ultimi tempi – commenta – la scienza non ha sempre avuto la stessa centralità nel panorama culturale”. E prosegue: “Per questo motivo a partire da quest’anno, come già accaduto con la recente rassegna sull’architettura dell’informazione, anche temi diversi troveranno spazio in modo costante”.

Nel corso degli incontri verranno toccati argomenti relativi alle Scienze della Terra sia nel contesto della pura ricerca scientifica finalizzata alla comprensione dei fenomeni naturali, sia per quel che riguarda il rischio sismico e gli strumenti a nostra disposizione per affrontarlo. La consapevolezza della struttura terrestre, dei pericoli che in certe situazioni possono verificarsi e il confronto aperto sulle strategie di mitigazione degli effetti sono passaggi fondamentali per ridurre l’impatto dei possibili eventi sulle nostre comunità. “L’obiettivo – precisa il ricercatore INGV dott. Marco Olivieri – è quello di condividere i risultati teorici e le esperienze pratiche raccolte in questi anni relativamente ai complessi fenomeni legati alla terra, al mare, ghiacciai e all’atmosfera, oggetto dei nostri studi”.

“L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – spiega – è componente fondamentale del servizio nazionale della Protezione Civile e contribuisce con competenza ed esperienza a generare sapere anche sugli eventi calamitosi come terremoti, eruzioni vulcaniche e maremoti che colpiscono il nostro paese e il mondo”. Esattamente il 29 settembre 1999, l’INGV viene istituito ufficialmente con la fusione di enti di ricerca preesistenti ma divisi sul territorio italiano. In questi anni, l’Istituto è stato in prima linea ogni volta che un sussulto della nostra Terra ha destato preoccupazione o, nei casi peggiori, causato danni a persone o cose. Ma è soprattutto il ruolo più legato alla quotidianità, quello dell’informazione e conoscenza al di là delle emergenze calamitose, che va sottolineato.

Così sarà nella città Malatestiana: “Intendiamo cercare di ritornare alle radici – riprende l’Assessore alla Cultura, ricordando che Cesena ha dato i natali a grandi geofisici – quando le varie discipline si parlavano in modo fruttuoso. La nostra biblioteca umanista e l’Aula del Nuti custodiscono oltre 300 codici, tra questi troviamo numerosi manoscritti di letteratura, filosofia, teologia ma anche di scienza. In quel periodo non esisteva contrapposizione, ma una sinergia fertile tra le diverse branche del sapere. Vogliamo dunque riproporre questa connessione con una rassegna dedicata alle scienze più pure, come la sismologia e la vulcanologia”.

In Emilia-Romagna, l’INGV ha una sezione a Bologna all’interno del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna, e una sede distaccata a Ferrara, anch’essa presso l’Ateneo. Questa vicinanza favorisce l’integrazione e lo scambio culturale su temi geofisici in cui anche l’Università di Bologna ha da sempre avuto un ruolo di grande rilievo. Come, peraltro (e inaspettatamente), è per l’Archivio di Stato: “La sismologia non è solo strumenti e metodi – rivela il dott. Olivieri – ma anche ricerca storica. L’Italia è il Paese che nel mondo ha testimonianze documentarie più antiche e più ricche. Tracce di come eventi tellurici si sono manifestati in varie zone del territorio colpito permettono di capirne l’evoluzione perfino in tempi lunghi. Dati preziosi su danni e vittime, per esempio, vengono dai registri delle parrocchie…”.

Ancora Cesena è protagonista: nella straordinaria raccolta di ex-voto all’Abbazia del Monte, sono conservate ben tre tavolette dipinte “per Grazia ricevuta” a causa di terremoti. Un altro salvataggio miracoloso si può vedere a Cervia, anch’esso in chiesa. Ciò di cui tutti vorremmo poter sapere in anticipo, però, resta  un mistero: “Prevedere i futuri movimenti del sottosuolo non è cosa da poco – chiosa il ricercatore – perché le cause sono in profondità e non possiamo osservarne l’evoluzione. Difficile capire come nasce un terremoto, che comunque da piccoli stimoli porta a grandi effetti. Con i vulcani è più facile, sappiamo almeno dove sono e come generalmente si comportano”.

La Terra, comunque, più si conosce e meglio la si può rispettare, abitandola e trattandola come un’amica carissima. Per i suoi misteri, per le sue meraviglie, l’energia che possiede e la pazienza con cui sopporta l’Umanità intera una vera…amica geniale!

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Calendario degli eventi:

Giovedì 27 marzo ore 10:00 – 12:00 Archivio di Stato Forlì-Cesena sezione di Cesena

“Documenti storici e terremoti, una rete sismica alternativa”.

Laboratorio a cura di Romano Camassi, Sofia Baranello e Emanuela Ercolani con gli studenti dell’Istituto Tecnico Garibaldi (non aperto al pubblico).

Giovedì 27 marzo ore 11:00 – 13:00 Campus Universitario

“Studiare il pianeta: strumenti e metodi per la ricerca nelle Scienze della Terra”.

Lezione di Micol Todesco per gli studenti di Ingegneria e Scienze Informatiche, Ingegneria Elettronica, Tecnologie dei Sistemi Informatici, Architettura, Scienze e Tecniche Psicologiche.

Venerdì 28 marzo ore 17:00 – 18:30 Sala Sozzi, Palazzo del Ridotto

“Oltre il terremoto, la sismologia in ambienti silenziosi”.

Lezione pubblica con Stefania Danesi e Marco Olivieri. Introduce l’Assessore alla Cultura Acerbi.

Sabato 29 marzo ore 11:00 – 18:30 Biblioteca Malatestiana

“A te la scelta: una storia, un gioco, un test sul rapporto con il rischio”.

Exhibit a cura di Emanuela Ercolani e Anna Chiara Giambattista.

Sabato 29 marzo ore 16:30 – 18:30 Aula Magna Biblioteca Malatestiana

“Il rischio geofisico e vulcanico, modelli, scenari e complessità”.

Tavola Rotonda con Licia Faenza, Anita Grezio, Alexander Garcia e l’Assessore alla Sostenibilità Ambientale Andrea Bertani. Modera Micol Todesco.

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