.
Tutti noi abbiamo perso qualcosa, qualcosa di molto piccolo che non riusciamo non solo a ritrovare ma anche a ricordare. Tutti noi abbiamo perso un ‘bambino’, quel bambino che siamo noi quando ancora non eravamo noi.
Cache – cache, spettacolo di teatro di Figura, ragazzi e con marionetta di Elena Dragonetti, è un gioco a nascondino, è il gioco a nascondino tra la nostra adultità e quel bambino dimenticato (quello che appunto siamo noi) eppure necessario per essere quello che siamo ora.
Il teatro dunque non è soltanto la scena di quel gioco, è il gioco stesso, in cui recuperare per un momento ciò che abbiamo dovuto perdere per crescere, per diventare adulti ci ricorderebbe Sigmund Freud, ma che spesso, per così dire abbiamo perso male, cancellando insieme a quello stato, fluido e non solo felice come invece ci sforziamo di credere, le radici di una immaginazione che può farci penetrare in ogni nascondiglio.
Il teatro ricorda infatti, e ci ricorda, che il mondo di quel bambino che siamo noi era anche un mondo in cui il riso poteva essere malinconia, la malinconia, che diventa la nostra nostalgia, di chi immagina, ma sa al fondo di se stesso, che sta facendo quello che fa solo per perderlo definitivamente.
L’infanzia, come il Teatro, è, o almeno così crede l’adulto che se ne fa drammaturgo, quella contingenza malinconica, talora dolorosa, che mentre la viviamo desideriamo perderla e quando l’abbiamo persa desideriamo ricordarla.
Viene da pensare che proprio il Teatro possa essere il luogo in cui adulti e bambini condividono e finalmente credono di nuovo la stessa verità e in cui vedono, anche se in modo diverso, la stessa realtà, felicemente e perché no allegramente recuperata, che insieme abita gli uni e gli altri, almeno per un momento.
–

–
Così la bellissima marionetta bambino, creata dagli immaginifici (o immaginari?) laboratori di Zaches Teatro su progetto di Laura Benzi, è il vero protagonista proprio perché è nascosto e parla le sue fantasie (le fantasie dei bambini sono sempre straordinariamente ‘vere’ e fin ‘concrete’) attraverso i due bravissimi attori in scena, i due mimi e narratori Alice Lombardi e Andrés Schlein, che insieme alla voce in fuori campo e in contro tempo di Alfonso Pedone ne recitano ‘appunto’ i desideri quando sono in procinto di essere infine e per sempre perduti.
È, la loro, una performance che ricorda quel cinema bambino in cui Charlie Chaplin e Buster Keaton cercavano nelle loro gag senza sonoro di mettere in scena, nei gesti, nei capitomboli e nelle improvvise resurrezioni, proprio quella parte di noi ‘ingenua’ ma non troppo, così recuperando alla superficie della propria mutevole identità quel bambino, talora dimenticato e nascosto ma che non muore mai.
Forse o certamente non è la stessa cosa quella che i bambini spettatori e gli adulti che fanno loro corona vedono o credono su quel palcoscenico, ma è come se quello stesso palcoscenico, restando in ambito cinematografico e ricordando la Nouvelle Vague di Éric Rhomer, fosse quel raggio verde al tramonto che ci fa vedere per un attimo, tra il giorno e la notte, tutti e due i mondi insieme, accomunando il loro sguardo ormai diverso.
Un bello spettacolo, colorato e vivace nelle scenografie, costumi e maschere di Laura Benzi, praticamente muto ma profondamente parlante in cui spicca la maschera del noi sempre cercante quel bambino che si è nascosto forse perché non più capito.
Elena Dragonetti ha scritto una bella storia, che non è una favola ma scorre come un album di fotografie che cerca di fermare nell’attimo quello che il bambino fa quando è nascosto, in fondo un gioco di ricordi che credevamo di aver dimenticato.
Alla Sala Mercato di Genova Sampierdarena, prodotto dal Teatro Nazionale di Genova nell’ambito della rassegna per famiglie “Sabato a Teatro”, sabato 1 marzo 2025.
La platea piena. Molti i bambini, piccoli ed anche più grandini, e molti gli adulti, a noi la scelta in quale pubblico stare. Tanti gli applausi alla fine, misti alle grida di meraviglia.
.

.
Cache – cache di Elena Dragonetti interprete Alice Lombardi, Andrés Schlein, Alfonso Pedone (voce registrata), scene, costumi e maschera Laura Benzi, luci Davide Riccardi realizzazione marionetta Atelier di scenografia Zaches su progetto di Laura Benzi, consulenza artistica per la manipolazione Compagnia Zaches Teatro Gianluca Gabriele, Luana Gramegna, produzione Teatro Nazionale di Genova.
.