Esce il 16 aprile nelle sale italiane “The Truth on Sendai City” primo lungometraggio dell’artista e regista bolognese Marco Bolognesi, distribuito da Bomar Studio.
Sendai City è un agglomerato urbano il cui creatore e padrone unico è il Grande Cervello, un essere in continua espansione che si nutre delle emozioni degli schiavi che vivono sotto la superficie di Sendai. Le parole d’ordine che tengono in piedi la società sono tre: Ordine, Benessere e Sicurezza.
Una trama fantascientifica, ambientata in un futuro distopico e surreale, che ricorda la narrazione di molte serie prodotte e distribuite dai grandi network. Ma l’aspetto originale del film di Bolognesi – che si è avvalso per la fotografia di Daniele Ciprì e per le voci in inglese del celebre autore di fantascienza Michael Bruce Sterling e della scrittrice e attivista femminista Jasmina Tesanovic – è che si sviluppa tra arte contemporanea, cinema d’animazione e fumetto, mescolando tecniche artigianali con tecniche digitali.
“The Truth on Sendai City” è un progetto multidimensionale sviluppato attraverso una vasta gamma di formati espressivi che raccoglie e racconta l’antologico lavoro dell’artista Marco Bolognesi che con l’aiuto dei suoi quadri, delle fotografie e delle sculture, anima e muove una città mondo, creata minuziosamente negli ultimi vent’anni, Sendai City: una megalopoli post punk nata dalla sconfinata immaginazione di Bolognesi il cui nome è preso dalla Trilogia dello Sprawl di William Gibson.
Oltre a raccogliere l’eredità di tutta la narrativa cyberpunk, con omaggi a James Graham Ballard, William Gibson e Bruce Sterling, il film è un esplicito tributo al cinema di fantascienza anni ’60 e ’70, come quello di Antonio Margheriti, Roger Corman e Mario Bava, che Bolognesi sceglie proprio come materiale di partenza per realizzare la sua opera. Utilizzando una tecnica sperimentale unica, che unisce 2D e 3D e tecniche artigianali con tecniche digitali, Bolognesi seleziona centinaia di fotogrammi da film di fantascienza anni ’60 e ’70, per poi rielaborarli e riassemblarli, e creare così una storia inedita. Grazie a questa particolarissima tecnica, Bolognesi crea un cast stellare per il suo film, in cui i volti dei protagonisti da lui disegnati sono riconducibili ai grandi attori protagonisti dei film che hanno caratterizzato il periodo storico a cui fa riferimento: è così che il personaggio animato di Eva Sanchez ha il volto dell’attrice Lisa Gastoni mentre la ribelle Syan ha il volto di Barbara Steel.
La prima è prevista il 16 aprile al cinema Rosebud di Reggio Emilia e la proiezione sarà introdotta dal Professore Nicola Dusi dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e dallo stesso regista.
Prodotto da Bomar Studio con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission, e in collaborazione con Cineteca di Bologna e Bologna Musei, “The Truth on Sendai City, dopo Reggio Emilia arriverà anche al Circolo del Cinema Metropolis di Fermo (12/05), al Cinema Apollo di Ferrara (14/05), a Le Serre di Bologna (21/5); al Cinema Tiberio di Rimini (13/06) e successivamente anche a Bergamo, Torino, Gorizia, Milano, Roma, Palermo, Siena, Perugia e Ravenna.
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