Un gigantesco gong sul palco, e la mia mente ha subito avuto un flash di quella meraviglia di concerto dei Pink Floyd, Live at Pompeii. Chiaramente un omaggio dei Baustelle, ai Pink Floyd, alla psichedelia e a quella attitudine e a quel mood che si respirava vivendo quei live. Stupenda immagine poi di Bianconi che suona il gong dove la sua silhouette è identica a quella di Roger Waters.
Forse è proprio questo l’intento del trio di Montepulciano, di ricreare quella sinergia e adrenalinica atmosfera che negli ultimi anni si è un pò smarrita, rendendo qualsiasi concerto a cui assisti una qualsiasi moda dove ci devi essere perchè ci vanno i tuoi amici o perchè è l’evento del momento, guardate ad esempio la grande reunion degli Oasis, e credo che la maggior parte delle persone che erano presenti conoscevano si o no tre pezzi.
Per fortuna i Baustelle sono rimasti sempre fedeli a loro stessi e hanno sempre seguito la loro strada, addirittura hanno creato un Festival vero e proprio quest’estate, El Galactico, di due giorni a Firenze, con talentuosi artisti e amici che si sono esibiti.
Siamo nella Riviera Adriatica per l’ultima data del tour estivo dei Baustelle, precisamente al Beky Bay di Bellaria. Il trio toscano sale sul palco accompagnato dall’ottima band ormai rodata da anni, dove la prima parte del live è incentrata sui pezzi del loro ultimo disco, El Galactico; L’arte di lasciare andare, Giulia come stai, Pesaro, Spogliami, La Filosofia di Moana, e nonostante siano pezzi del loro ultimo album tutto il pubblico conosce ogni singola canzone, e questo è un chiaro segno del seguito che ha la band e di quanto la filosofia baustelliana sia insita dentro di noi, perchè sanno sempre trovare le parole giuste in ogni momento storico, perchè i loro pezzi sono delle storie che parlano dell’essere più complicato che ci sia, l’essere umano.
Siamo già tutti belli carichi quando arrivano pezzi come Le vacanze dell’ottantatrè, La canzone del riformatorio, Gomma, il medley Le rane/ Contro il mondo. Brividi con Nessuno, una delle mie canzoni preferite in assoluto, e apoteosi galattica con Nabucodonosor, il pezzo scritto con Niccolò Contessa. E ad ogni concerto dei Baustelle che si rispetti la conclusione è affidata a La Guerra è finita e con Charlie fa surf.
Tantissimi i ringraziamenti che i Baustelle hanno fatto a tutta la crew che c’è dietro a questo grande tour, segno di grande rispetto per chi lavora dietro le quinte, persone che spesso non vediamo fisicamente ma che sono presenti costantemente, e poi vi lamentate che i concerti costano 40 euro? Ma avete idea di quante persone lavorano per organizzare un evento? Così per dire.
Ai concerti dei Baustelle non vedrete mai razzi e fuochi d’artificio e quella esaltazione scenica a tutti i costi, ma vedrete semplicemente Francesco, con la sua voce profonda e la sua poesia, Claudio con la sua fermezza e Rachele con la sua energia conturbante, e una band con musicisti che sanno suonare davvero.
Questo è quello che vedrete, un concerto con dei grandi artisti che da 25 anni continuano ad essere degli outsider e dei borderline come noi, esseri umani sensibili e fragili con anime così pure e belle che non possiamo dimenticare.
![]()
Baustelle, venerdì 5 settembre, Beky Bay, Bellaria-Igea Marina

