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Poete appénna ammattìte

La rubrica racconta il lavoro di lima di autrici che hanno scritto poesie, perché non potevano farne a meno. Condivide le emozioni nude, l’originalità del vestire di voci poetiche di ieri e di oggi. Il fine è il piacere di leggere insieme i versi di Maestre, Sconosciute e Esordienti.

Amore mio, ma che è successo? Di, su, con Patrizia Cavalli

  Questa volta gli aggettivi improbabili appénna ammattìta sono per la redattrice della rubrica. Per scrivere di questa poeta ho acuito l’udito, ho ascoltato e ascoltato, ho osato...

Il coraggio di Anne Sexton

  Una donna così non è una donna. Come lei io sono stata. Una donna spezzata e una mente turbata, Anne Sexton è doppia e solitaria, lasciarsi...

Anna Maria Ortese, poeta cardilla-iguana

  Questa volta la pagina delle poete appénna ammattìte si apre su una narratrice geniale, che rientra in questa categoria protetta da un accento grave...

Marina Cvetaeva, mi sfogo solo – poi resto muta

  Mare smeriglio, mola di mare! Mammuth, farfalla - tutto tritura. Non spetta a noi, scoria si spoglie - riguardo al mare - mulinare! Quando il mondo é inondato...

Cristina Peri Rossi, demistificatrice e ribelle

  La costruzione di questo articolo nasce da un innamoramento, che mi ha fatto deragliare dal proposito di scrivere di Emily Dickinson e Amelia Rosselli....

Poete appénna ammattìte #1

  Tu senti quello che dicono, ma comprendi quello che sentono? In punta di piedi, con una matita tra le dita riempio uno spazio in Gagarin Orbite...