Oasi. Sergia Avveduti

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“Un luogo di stupore e di intimità, emancipazione e rituale, tempo rimasto e tempo da reclamare”, questo è Oasi per Sergia Avveduti, che torna ad esporre a Bologna dal prossimo 26 ottobre negli spazi della Galleria AF Arte Contemporanea.

Nelle sue opere l’artista ricorre al collage fotografico, al prelievo di immagini già realizzate per creare nuovi scenari e nuove forme di visione oltre la realtà: i suoi paesaggi sono sintesi di luoghi visti e immaginati, deformati nelle loro forme come nei processi di percezione innescati dalla memoria. Il contrasto tra l’immagine originale e la nuova visione che l’artista ci propone crea una distonia tra il dentro e il fuori, tra il soggetto e la sua nuova identità di immagine complessa.

 

Come racconta la stessa Avveduti: “Il mio intervento intrusivo determina nuove forme, il punto di partenza si disperde seguendo logiche connesse alla mia sensibilità soggettiva. Oasi è un versante verticale, una geometria rigorosa che insiste fino a scoprire qualcosa che non si era immaginato: poco sotto il punto d’osservazione, un paesaggio a gradoni senza gravità racconta la nuova dinamica del mondo. Edifici in linea irrigidiscono l’Ala di Francesco Baracca. Più in basso, sulla strada verso il fondovalle, si vedono architetture scanalate dal gelo sotto cupole di meteorologie impalpabili mentre sul margine visivo una scia di cani si lancia nel vuoto della pagina”.

Dal 26 ottobre al 30 novembre 2018
Bologna, Galleria AF Arte contemporanea, via dei Bersaglieri, 5/E info: www.af-artecontemporanea.it