Come sul terreno di un orto, fatto a strati di sedimenti, epoche e opere diverse, costruiamo una nuova storia a partire dalle celebri fiabe popolari di Raperonzolo e Prezzemolina. Scavando e riportando alla luce reperti luminosi, abbiamo lavorato con il suono, il ritmo e le parole, intessendoli ad una scrittura coreografica capace di disegnare mondi invisibili. I mondi che stanno intorno e dentro ai protagonisti. La narrazione rivela l’ attualità del mito e degli elementi archetipici delle fiabe nel mondo contemporaneo, coinvolgendo il pubblico in una storia di spaventi e riscatti, amicizia e tradimenti, coraggio e purezza d’animo nell’affrontare e sconfiggere incantamenti e magie. E come in molte fiabe la storia mette al centro della vicenda una bambina, illuminando una riflessione non scontata sul femminile e sul rapporto madre- figlia, e su quello padre-figlio, creando uno specchio che ingigantisce pensieri, parole e convinzioni radicati in un terreno che troppe volte ci spaventa guardare.