La tragedia di Eschilo viene rivisitata in chiave comica miscelando alto e basso senza soluzione di continuità. Il destino dei due gemelli, figli di Edipo, viene raccontato dall’alternarsi di sette duelli che danno ritmo allo spettacolo. Si va verso un crescendo di cui tutti conoscono l’ineluttabilità: alla fine saranno i due fratelli a battersi. Ciò che è veramente inatteso, è il tono “quasi” spassoso che la tragedia assume. Lo spettacolo non è però una parodia, né una dissacrazione comica dell’opera, valorizzata, al contrario, da un adattamento che ne cattura con leggerezza le molteplici inquietudini. Pur non essendo presenti richiami espliciti al presente, risuonano idee, concetti e sensazioni in bilico tra l’antichità e il mondo contemporaneo.