Primo Ballo, arriva in Romagna il nuovo tour di Vinicio Capossela

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VinicioPrimo2013Non finisce di stupire Vinicio Capossela, che da pochi mesi è tornato sulla scena musicale italiana con un progetto tra i più originali e interessanti degli ultimi anni. Un progetto che lo vede indossare anche i panni di produttore di una sorta di Buena Vista Social Club all’italiana, ovvero dell’esordio discografico della Banda della Posta, complesso di Calitri (Av) che dagli anni ’50 si esibisce nei matrimoni e nelle feste di paese.

Primo Ballo (questo il nome del cd, che sta andando forte nelle classifiche dei dischi più venduti) propone  infatti musica «da sposalizio», balli folk, polke e mazurke, insieme a vecchi brani riarrangiati con ritmi da ballo popolare, eseguiti da Capossela con una band di anziani musicisti della sua terra di origine, l’Alta Irpinia. «Lo sposalizio è stato il corpo e il pane della comunità – spiega il cantautore nella sua introduzione al progetto discografico – Veniva consumato con il cibo e con la musica. Una specie di eucarestia in cui la nuova coppia veniva ingerita dalla comunità che gli si stringeva intorno avvolgendola di stelle filanti nell’ultimo, infinito ballo dei “ziti” (che così si chiamano tanto gli sposi quanto la pasta)… Questa musica che accompagnava il rito era musica umile, da ballo, adatta ad alleggerire le cannazze di maccheroni e a “sponzare” le camicie bianche, che finivano madide e inzuppate, come i cristiani che le indossavano. Un repertorio di mazurke, polke, valzer, passo doppio, tango, tarantella, quadriglia e fox trot, che era in fondo comune nell’Italia degli anni ’50 e ‘60, e che si è codificato come una specie di classico del genere in un periodo nel quale lo “sposalizio” è stato la principale occasione di musica, incontro e ballo. Poi le tastiere elettroniche hanno preso il sopravvento e gli sposalizi sono diventati matrimoni. L’aria condizionata è entrata in un altro genere di ristorazioni in cui la musica è diventata una specie di dessert più parente del liscio che dell’epoca mitica dei mantici, dei violini e delle farfisa».

Partito ad agosto, il tour di presentazione del nuovo album di Capossela e della Banda Della Posta approda ora al Vidia di Cesena (giovedì 10 ottobre, ore 21). Per il rock club di San Vittore si tratta un ritorno atteso da anni, quello di Capossela (che qui suonò quand’era  ancora un emergente artista di provincia), ma si tratta anche del primo grande evento live della stagione che festeggia i trent’anni di storia di questo locale.

Il concerto di Vinicio Capossela e della Banda della Posta si preannuncia come un live festoso e appassionato fra classici da sposalizio anni ’50, una selezione di brani dello stesso Capossela riarrangiati con ritmi ballabili, alcuni omaggi a cantanti da emigrazione ferroviaria come Salvatore Adamo, Rocco Granata e Adriano Celentano, brani provenienti dalla tradizione rurale locale e di Matteo Salvatore, esotismi western e mariachi. Il risultato di questa nuova sperimentazione è un concerto che unisce senso della frontiera e musica da ballo, i trilli di mandolini dei fratelli Briuolo e la chitarra surf di Asso Stefana, l’aia e il dancing da veglione.

Dal Vidia di Cesena all’Estragon di Bologna la distanza è breve. La sera di venerdì 11 ottobre, infatti, Vinicio Capossela e Banda della Posta saranno in concerto al club di via Stalingrado.

 

PRIMO BALLO TOUR – Vinicio Capossela e Banda della Posta

Giovedì 10 ottobre – Vidia Rock Club, San Vittore di Cesena (FC), via San Vittore 1130. Ore 21

Venerdì 11 ottobre – Estragon Club, Bologna, via Stalingrado 83. Ore 22

Info: vidiaclub.com,  estragon.it