Ex Africa. Storie e identità di un’arte universale

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Man Ray (1890-1976): Black and White (Noir et Blanche), 1926 . New York, Museum of Modern Art (MoMA) Gelatin silver print, 6 3/4 x 8 7/8 (17.1 x 22.4 cm).

Una grande mostra al Museo Archeologico di Bologna racconta l’Africa e le sue culture. Partendo dall’affermazione di Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia, “Ex Africa semper aliquid novi”, la mostra a cura di Ezio Bassani e Gigi Pezzoli presenta gli intrecci culturali tra Africa ed Europa, narrando “storie” d’arte, di identità, di viaggi e di incontri partendo dalle cronache dei viaggi e dei primi contatti tra europei e africani.

Dedicata alla memoria dello stesso Bassani scomparso improvvisamente durante la preparazione della mostra, Ex Africa non è pensata come una mostra etnografica ma punta ad essere una grande esposizione che supera la dicotomia generalista/specialistica, modulata su storie d’arte, di identità, di potere, di sacralità, di incontri e dialoghi.

Ngbaka, R.D.C. Bois, fibres, métal, cm 40 x 27 x 17 Collection privée, Belgique © Studio Asselberghs

Tante le sezioni in cui si articola: dalla qualità formale espressa in opere di grande e piccola dimensione, agli oggetti antichi dei celebri regni africani insieme alle maschere, alle figure rituali e di potere. Sono inoltre proposte le nuove frontiere della ricerca sull’arte africana: l’antichità di quelle manifestazioni e l’identificazione di alcune “mani dei maestri” e con una sezione di indagine sull’estetica diversa del vodu, un’arte accumulativa impregnata di sacralità nel suo persistente divenire con opere che vengono esposte in Italia per la prima volta.

Ex Africa è resa possibile grazie alla collaborazione di alcuni dei più importanti musei e collezioni internazionali. Nelle sale del museo bolognese si presenta il valore dell’arte africana, ricostruendone il contesto storico e culturale da cui essa trae origine, giungendo alla eredità e influenza nella pittura europea d’inizio Novecento con il primitivismo e la cosiddetta Art Nègre, fino a toccare gli ambiti dell’arte contemporanea africana. Una mostra unica e irripetibile, per una storia da conoscere per riconoscere. Per l’eccezionalità dei prestiti la mostra è pensata appositamente e unicamente per Bologna e non potrà quindi avere altre sedi.

L’ONU ha ritenuto il progetto coerente con gli obiettivi dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Fino al 8 settembre 2019

Bologna, Museo Civico Archeologico, via dell’Archiginnasio 2. Info & orari: www.mostrafrica.it