Anche al Bronson Cafè si festeggiano i 20 anni di Bronson con Phill Reynolds

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Il primo di una serie di live speciali: Phill Reynolds, domenica 4 febbraio 2024 – ore 18 al BRONSON CAFÉ,Via Cella 50, Madonna dell’Albero (Ravenna).

Ingresso libero

Iniziano i festeggiamenti per i 20 anni di Bronson Produzioni anche al Bronson Cafè, con una serie di live speciali. Si parte giocando in casa, col ritorno di Phill Reynolds, che fa parte della scuderia di Bronson Recordings. Phill Reynolds è l’alter ego “dark alt-country” del singer-songwriter e one-man-band veneto Silva Cantele. Fulminato in tenera età dai Beach Boys, durante gli anni 90 appassionato soprattutto di punk californiano, si è fatto le ossa alla guida di vari gruppi post-hardcore e milita tuttora sia negli emo-punk Hearts Apart, sia nei power pop Miss Chain & The Broken Heels. Un live gratuito alle 18 per un bell’aperitivo domenicale.

Nell’ultimo decennio l’amore di Silva Cantele per la musica folk ha preso definitivamente il sopravvento, espresso a firma Phill Reynolds, uno pseudonimo da uomo comune, da uomo della strada per l’appunto, che rende in realtà omaggio ai songwriter folk di protesta Phil Ochs e Malvina Reynolds.

A Ride è il suo quarto album da solista, un concept album uscito nel 2022 per Bronson Recordings. A Ride scaraventa l’ascoltatore al suo interno. Cioè dentro un trip su strada, una storia immaginaria che riguarda gli ultimi tre giorni di vita di un fuggiasco statunitense, un uomo travagliato il cui passato si ripresenta a perseguitarlo.

In precedenza, l’uomo era stato incarcerato per un crimine di cui poteva essere o non essere colpevole, ma non scopriremo mai la sua vera identità, quale fosse il crimine in questione o dove stia andando. Viaggeremo però con lui attraverso una successione di canzoni intimiste, collocate in sequenza cronologica. Ci sono epifanie e sequenze oniriche, serate trascorse al bar da ubriachi persi, chiacchiere intraprese con Gesù e Lucifero. Mentre il narratore combatte con la sua metà oscura, siamo noi stessi a soppesare e rendere “carne” le sue vicende. Le cose, a ogni modo, potrebbero non essere sempre come sembrano.

Un album che è un viaggio on the road, un mistero avvincente, una storia oscura di redenzione come nella migliore tradizione alt-country americana. This Isn’t Me, nello specifico, racconta la fuga con voce vissuta, temprata dal sale dell’esperienza, e con una melodia scandita da un fingerpicking incalzante che diventa corsa epica e forsennata. “Questo” è senz’altro Phill Reynolds, finalmente di ritorno.

Le origini di A Ride risalgono addirittura al 2015. Nel corso di un tour negli Stati Uniti, Phill Reynolds ha osservato la mutazione dei paesaggi davanti ai suoi occhi, assorbendo al contempo i racconti delle persone incontrate tappa dopo tappa. Tutto questo è confluito nel nuovo album, il più ambizioso e compiuto a oggi, che ha registrato in analogico al TUP Studio di Brescia. Phill Reynolds ha suonato per conto proprio quasi tutti gli strumenti e si è occupato della produzione assieme al collaboratore di lunga data Bruno Barcella. I pochi contributi esterni sono comunque sia di assoluto rilievo: Stefano Pilia alla chitarra nel blues di Dive Bar Oblivion, IOSONOUNCANE a cori, sintetizzatore, basso e field recordings sulla fantasmatica World On Fire e la band C+C=Maxigross a dare supporto con basso, batteria e cori per la desertica galoppata rock di In The Dark.

 

Bronson Produzioni – Info: 333 2097141